Appalti truccati a Ponza, restano tutti in carcere

23/09/2011 di
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Il giudice Costantino De Robbio ha deciso che tutti gli arrestati nell’inchiesta sugli appalti truccati a Ponza devono restare in carcere poiché esiste il pericolo di inquinamento delle prove.

Nessuna concessione di arresti domiciliari da parte del magistrato che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare disponendo così l’arresto delle sette persone coinvolte nella clamorosa indagine dei carabinieri.

L’istanza di scarcerazione era stata presentata dal sindaco Rosario Porzio e dagli assessori Franco Schiano, Mario Pesce e Silverio Capone ma non dagli imprenditori Pietro Iozzi, Luca Mazzella e Giovanni Cerzosimo. Loro hanno deciso di presentare direttamente la richiesta di scarcerazione al tribunale del Riesame di Roma al quale, adesso, si rivolgeranno anche gli altri dopo il no del giudice di Latina.

Secondo l’accusa a Ponza gli appalti pubblici venivano assegnati a ditte compiacenti senza regolare bando o con bandi truccati.