In fiamme i terreni in vendita, al Circeo è allarme speculazione

29/08/2011 di
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Terreni agricoli in vendita a prezzi stracciati con la “promessa” che presto diventeranno edificabili. Ma poi quegli stessi terreni vanno a fuoco, per mano di qualcuno. Un escamotage per annullarne il valore naturalistico rendendo più probabile l’edificabilità? L’ipotesi è avanzata dal circolo Larus di Legambiente di Sabaudia in merito ai numerosi incendi dolosi che stanno distruggendo San Felice Circeo.

Ieri tre nuovi focolai in località torre Cervia, nella zona di Punta Rossa al Circeo. Per domare le fiamme si sono alzati in volo due elicotteri: uno del Corpo Forestale dello Stato e uno della Regione Lazio. Sono occorse due ore di lavoro perché l’incendio venisse spento. Qualche giorno fa un incendio di origine dolosa ha distrutto almeno 80 ettari di macchia mediterranea sul promontorio del Circeo.

«Insospettiscono – spiega Legambiente – le notizie per cui sembra che diversi ettari del promontorio del Circeo sarebbero stati messi in vendita da immobiliari romane a prezzi assai convenienti. Potrebbe nascondersi in questo strano gioco la ragione dell’improvviso e doloso incendio? E se così non fosse, potrebbe trattarsi della risposta di qualcuno all’azione di contrasto all’illegalità ambientale messa in campo dalle forze dell’ordine e dall’Ente Parco?».

Per adesso sono solo ipotesi. Ma inquietanti. Alcune agenzie hanno messo in vendita terreni in zona parco a prezzi stracciati, addirittura un euro all’ettaro. Terreni non edificabili ovviamente. Ma qualche agente di vendita, parlando al telefono con possibili acquirenti, avrebbe ipotizzato un’imminente possibilità di costruire «tra qualche mese». Ora gli incendi dolosi che sembrano un tentativo di accelerare il passaggio a zona edificabile, eliminando il valore naturalistico dei terreni. Una pratica purtroppo diffusa in alcune zone del Meridione.

Legambiente ritiene opportuna la decisione annunciata dall’Ente Parco Nazionale del Circeo di costituirsi parte civile nei confronti dei piromani ancora ignoti. «Non possiamo però non ricordare che esistono anche altri strumenti legislativi per cercare di arginare il problema come l’immediata applicazione della legge quadro 353/2000 che prevede il censimento delle superfici percorse da incendi per poi vincolare le zone interessate per 15 anni, proteggendole così da eventuali speculazioni ed interessi criminali – prosegue il direttivo del circolo Larus – La mancata applicazione di tale legge in molti casi è stata infatti la spirale perversa che non ha consentito di disincentivare la deprecabile pratica degli incendi dolosi».

  1. E’ uno schifo, una vergogna incredibile!!!
    Il parco nazionale ripetutamente dato alle fiamme….ma non c’è nessuno che vigila?
    Si può permettere così a questa gente di speculare su un patrimonio del genere?
    L’ente parco ha detto che se trovano i piromani si costituirà parte civile….io dico che devono farsi un esame di coscienza, perchè certe cose non succedono a caso e scommetto che qualcuno all’interno dell’ente è a conoscenza di questi strani giochi e ha lasciato volutamente incustodito il parco….
    Già la maggior parte delle montagne della provincia non hanno più un albero, ma vedere il Circeo trattato così mi fa davvero molto male.
    E’ l’ora di farsi sentire!

  2. Di solito nei parchi nazionali ci siono molti agenti della forestale che vigilano, e tutti gli uomini della protezione civile che dovrebbero stare li con il binicolo per gli avvistamenti ??? E tutti gli uomini della guardia nazionale ambientale mah numeri numeri numeri poi quando serve da vigilare e non ce’ mai nessuno vergognaaaaaaaaaaaaaaaaa un parco cosi bello che va in rovina cosi.

  3. Ma perchè continuiamo a crederci un paese civile siamo un paese da commissariare punto e basta.

  4. Vergognoso! al Circeo ormai gli interessi privati hanno ridotto il paese all’essere solo la sbiadita ombra di una località turistica un tempo invidiabile e ricca di risorse. La ciliegina sulla torta sono gli incendi (DOLOSI in quanto l’autocombustione è un’occorrenza più unica che rara) che grazie agli scarsi controlli hanno gioco facile. Ma possibile che si cerchi di tamponare il problema solo dopo che è avvenuto? ma nessuno si preoccupa di prevenire episodi come questo? Sono 14 anni che non abito più al Circeo, ma ricordo ancora le auto con la scritta protezione civile che giravano per le strade del paese, ricordo ancora le guardie forestali impegnate a correr dietro al vecchietto di turno con il cestino di funghi… o con la fascina di legna secca, la polizia locale a metter i sigilli al contadino che aveva messo dei mattoni intorno al contatore dell’acqua. Una cosa non ricordo, non ricordo la prevenzione da incendi e degrado da rifiuti in uno dei primi Parchi Nazionali istituiti in Italia.

  5. E se i terreni dati alle fiamme venissero recintati a tutti e resi inutilizzabili per i prossimi 100 anni così la finirebbero di dargli fuoco altro che poi diventano edificabili

  6. guardate che bruciare il territorio non sgnifica soltando dargli fuoco, lo si brucia anche con i Piani Casa come quelli della regione lazio approvato sabato scorso di nascosto. Leggetevi alcuni articoli e capirete a chi viene data la possibilità di demolire e ricostruire con premio di cubatura, salvare alcuni abusivisti d’eccellenza, e realizzare cubatura anche in zone protette.

    Sveglia la fine è arrivata…….. se stavolta il Ministro dei Beni Culturali Galan non interviene per fermare lo scempio approvato dalla Giunta Regionale Polverini dimentivatevi parchi naturali oasi protette.

  7. Ma la Forestale, invece di andare ad occuparsi spesso anche PEDESTREMENTE di cose che non la riguardano sovrapponendosi ad altri corpi di Polizia ad esse deputate , perche’ non vengono impiegate a quello per cui e’ stata creata? Con controllo delle Superfici boschive e’ la prevenzione incendi come in passato? Che c’entrano col Traffico?, con il controllo delle Licenze commerciali? a fare le multe ai Motorini? Una volta Presidiavano e controllavano con la loro prfesenza in Loco le montagne, i parchi, ne gestivano la pulizia e la manutenzione, creavano le fasce Frangifuoco, provvedevano alla raccolta della Strama che quando e’ secca e’ come la benzina, Tutte cose che avrebbero un forte impatto ambientale contrastando potentemente l’espansione del fuoco, altro che Canadair.