Delusione fasciocomunista, Pennacchi incassa il fiasco

17/05/2011 di
antonio_pennacchi

«La città forse non era pronta a un cambiamento così forte». Così lo scrittore Antonio Pennacchi, promotore della lista Pennacchi per Latina-Fli commenta all’ADNKRONOS i risultati elettorali alle elezioni amministrative nel capoluogo pontino. Consensi che per Filippo Cosignani, candidato sindaco della lista lanciata dallo scrittore vincitore del Premi Strega che vedeva insieme futuristi e fasciocomunisti, non sono andati oltre l’1,05%.

«Un risultato – dice Pennacchi – che va visto in termini più ampi e quello che i risultati nazionali hanno mostrato ieri è il crollo dei partiti».

«Ieri abbiamo assistito – spiega Pennacchi – a quello che in scienze delle costruzioni si chiama lo snervamento, i primi sassolini che si staccano immediatamente prima del crollo. Un crollo non solo del berlusconismo ma dei partiti
in generale. Quello che è successo a Milano e Napoli va al di là dei partiti. Anzi c’è da chiedersi come mai sia arrivato così tardi. Non faccio il politicante, sono un poeta civile ma posso dire che il vecchio mondo è finito» «Il Paese va rifondato e per fare questo serve un nuovo patto sociale forte, collettivo, una nuova unità nazionale di popolo. Io ho proposto delle idee e l’unica proposta rimane la mia», conclude.

  1. “L’unico vero realista, è il visionario” (Federico Fellini). Coraggio.

  2. l’unica risposta intelligente che ha dato la città è stata quella di non dare credito a idee deleiranti come quella di pennacchi

  3. A Pennacchi ma che ti credevi di fare???? sarai anche un bravo scrittore ma come politico fai ridere peggio di questa sinistra senza progetti!!!

  4. pennacchi sei un ottimo scrittore ma hai sbagliato farti coinvolgere da quel furbone di cecchini, ti sei esposto per lui evederti al mercato coperto sostenendo un tipo cosi che con noi non c entra nulla ha fatto cadere le braccia a parecchia gente, da quel momento in poi in tanti che volevano votarti han fatto retromarcia

  5. invece è stato un tentavo d’uscire dall’ammorbamento della politica in putrefazione, ha cercato una soluzione condivisibile o non l’unica novità elettorale è stata la sua.
    Non mi ha convinto la tipologia di patto sociale, ma bisogna ammettere che ha lanciato un ipotesi fattibile oltre i canoni della politichetta stantia o di infimo ordine, forse doveva iniziare molto tempo prima a divulgare la possibilità di realizzare patto sociale preparando gradualmente i cittadini.

  6. Il fatto che il nuovo sindaco di Latina sia stato eletto al primo turno è un risultato di livello assoluto,per molte componenti ma mi limito a evidenziare le tre che considero fondamentali.
    Primo punto,la situazione ereditata di totale e giustificato scoraggiamento degli elettori di centro destra causata dalla gestione del Comune da parte dei precedenti amministratori.
    Secondo punto,ha rilevanza certa e contituisce un gap in negativo,la partenza della campagna elettorale del candidato sindaco del PDL,uffucializzata alla fine di marzo quindi a circa 45 giorni dal voto stesso.
    E dulcis in fundo,la sconsiderata campagna elettorale di alcuni storici consiglieri del PDL che hanno badato più al proprio risultato personale che a quello della coalizione.
    Questo è il motivo della differenza percentuale di 8 punti interna alla coalizione che fa capo al neo Sindaco Di Giorgi.
    Niente accordi vincolanti quindi,come nei programmi di molti e scongiurati dall’elezione al primo turno,cosi come mi appare normale la presenza in questa coalizione elettorale dell’UDC.
    Tenendo presente che Latina è stata la città italiana con il maggior numero di candidati a sindaco il risultato può solo che essere valutato in termini enormemente positivi.

    Va dato merito dal punto di vista numerico al risultato storico raggiunto in termini percentuali dalla coalizione del centro sinistra 35%che ha avuto nel suo candidato sindaco un esponente di livello,preparato e moderato da renderlo un’alternativa valida anche per l’elettorato di centro.
    Chiudo sotttolineando il fallimento dopo i grandi proclami,della lista civica il Patto al 3,1% che comunque entra in giunta con il candidato sindaco e quello della lista Latina Capitale 2, 5% fece meglio di loro nel 2007 la lista Per Latina dell’Arch.Catani (in questa fase tra gli esclusi di lusso) che si fermo al 3,3%.
    Altre note rilevanti non ne vedo e quello che faccio ora è solo un grosso in bocca al Lupo a tutti con la speranza che la prossima gestione del comune lavori a stretto contatto con la provincia e la regione cosi da poter restituire alla nostra città,ordine,sicurezza e prospettive anche immediate che per un periodo purtroppo abbastanza lungo sono mancate ed hanno contribuito a questa terribile processo di regressione.

    AL LAVORO………………!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!