Omicidio Vaccaro, gli arrestati parlano davanti al giudice. Le interviste

04/02/2011 di
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Si sono svolti gli interrogatori per l’omicidio di Matteo Vaccaro. Davanti al giudice Laura Campoli sono comparsi i sei arrestati.

Alex Marroni, 21 anni considerato l’esecutore materiale del delitto, si è avvalso della facoltà di non rispondere, così come Fabrizio Roma e Francesco D’Antonio che però ha rilasciato dichiarazioni spontanee.In silenzio Matteo Ciaravino. Hanno invece parlato Paolo Peruzzi, 23 anni e Gianfranco Toselli 22 anni.

Dalla ricostruzione di alcuni degli indagati emerge il fatto che il fratello della vittima si sarebbe presentato all’appuntamento con un bastone oltre alla pistola scacciacani. Alcuni hanno detto che non sapevano che Marroni era armato.

Per i dettagli sulle dichiarazioni ascoltare le interviste agli avvocati difensori rilasciate subito dopo l’interrogatorio:

Ascolta l’intervista all’avvocato Zeppieri per D’Antonio

L’intervista all’avvocato Cardillo Cupo per Roma

L’intervista all’avvocato Vasaturo per Ciaravino

L’intervista all’avvocato Oropallo per Peruzzi

L’intervista all’avvocato Angelo Palmieri per Toselli

  1. Mi spiace , ma un commento lo devo fare, evito di dire parolacce e bestemmie altrimenti non pubblicate il commento.
    L’interviste agli avvocati sono pressochè ridicole, in particolare quella all’avvocato Vasaturo, il quale sta girando il discorso paragonando questi 6 ragazzi con bande criminali. SONO CRIMINALI, non sono camorristi, MA sono criminali violenti
    Il fatto è grave, l’omicidio e i complici ci sono ( capisco che difendersi è un diritto della costituzione ), ma in questo caso non c’è nulla da difendere.
    … VERGOGNA

  2. se e dico se, davvero fossero stati aggrediti con un bastone per un senso di logica avrebbero tutti e sei parlato di questa cosa. e invece uno solo ne parla, l’altro addirittura non conosce neanche la storia del bastone e gli altri 4 geni si avvalgono della facolta di non rispondere!! il che fa capire che ancora non sanno cosa inventare con i lori avvocati, non hanno avuto ancora il tempo per istruirli!!!
    ma poi dai diciamo la verità..in sei con una pistola hanno paura di due con un bastone che bastone non era..ma va va!!!

  3. questi sono putroppo qelli che ti ritrovavi nei locali e che dovevi avere paura di uno sguardo incrociato.;;sono ancora parecchi fuori e latina da anni subisce le prepotenze di tali personaggi. chiunque ha 20 anni lo sa elo sa chi pure ne ha 30 di anni perche questi non guardano in faccia a nessuno.
    ora fanno tutti i vaghi, va a finire che nessuno c entra nella storia, a sentire le interviste chi è arrivato dopo, chi si è nascosto in macchina per paura.. che vergogna.

  4. vergognoso.
    mentono senza pudore.
    spero vivamente che il giudice non si faccia abbindolare e che punisca questi 6 ritardati con quello che meritano: omicidio premeditato per chi ha sparato e concorso in omicidio premeditato per i suoi compari.

  5. di MARCO CUSUMANO

    Ora tutti prendono le distanze da Alex Marroni, il ragazzo che ha ammesso di aver ucciso Matteo Vaccaro al parco Europa con un colpo di pistola al petto. Ieri i sei ragazzi arrestati sono comparsi davanti al giudice Laura Campoli per l’interrogatorio. Alex Marroni, 21 anni, si è avvalso della facoltà di non rispondere, così come Fabrizio Roma e Matteo Ciaravino. Francesco D’Antonio, pur avvalendosi della facoltà di non rispondere, ha voluto rilasciare dichiarazioni spontanee. Hanno invece risposto Paolo Peruzzi, 23 anni, e Gianfranco Toselli 22 anni.
    In sostanza hanno parlato solo i tre ragazzi che, secondo la ricostruzione, la sera del delitto sono arrivati al parco Europa a bordo della Mini Cooper: Peruzzi, Toselli e D’Antonio (proprietario dell’auto). Quest’ultimo ha riferito al giudice di essersi «trovato in quella situazione senza aver neanche capito chi avesse sparato». «Non appena si è visto affrontare con un bastone – spiega il legale Leone Zeppieri – è scappato, nascondendosi in auto. Lo stesso fratello della vittima ha confermato di aver picchiato con un bastone contro l’auto». Nessuna dichiarazione in più, nessuna spiegazione su chi ha organizzato l’incontro che ha tanto il sapore di un regolamento di conti.
    I ragazzi sostengono che, quella sera, non sapevano che Marroni fosse armato. Ma lui, invece, ha dichiarato alla polizia di aver informato tutti di aver portato la pistola. Qualcuno, evidentemente, dichiara il falso e sarà il sostituto procuratore Giuseppe Miliano a stabilire chi mente.
    In silenzio sono rimasti i tre ragazzi che la sera del delitto, secondo la ricostruzione, sono arrivati al parco Europa a bordo di una Atos: Marroni, Ciaravino e Roma. «Il fatto di non aver risposto – spiega Francesco Vasaturo, difensore di Ciaravino – non significa nulla, è un atto dovuto. Quello che posso dire è che su questa vicenda si è detto molto e forse ora è il momento del silenzio. Di certo questo è un episodio grave ma non c’entra nulla con la criminalità organizzata, con il mito della banda della Magliana».
    «Peruzzi – spiega il suo legale Domenico Oropallo – pensava di essere andato lì solo per un chiarimento, non immaginava che ci fosse un’arma. Ora la Procura farà delle verifiche e poi si dovranno distinguere necessariamente i vari ruoli delle persone coinvolte». «Toselli – spiega l’avvocato Angelo Palmieri – mentre scendeva dalla macchina ha sentito un colpo, poi è subito fuggito senza sapere chi avesse sparato. La polizia è andata ad arrestarlo a casa e solo in quel momento ha scoperto cosa era accaduto».
    La posizione più grave resta quella di Alex Marroni, difeso dall’avvocato Gaetano Marino: «Ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere» spiega il legale, subentrato come difensore di fiducia dopo la rinuncia dell’avvocato Maria Belli. All’uscita del carcere, laconico è stato il commento del sostituto procuratore Giuseppe Miliano: «Nessuna novità rilevante». Oggi alle 15 il funerale di Matteo Vaccaro nella chiesa di San Marco.