Aprilia, rimborsi gonfiati per le spese legali: sequestro da 60.000 euro al sindaco e a due ex amministratori

02/03/2017 di
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Rimborsi gonfiati per le spese legali. La Squadra Mobile di Latina ha sequestrato 60.000 euro al sindaco di Aprilia Antonio Terra e a due ex amministratori del Comune, Rino Savini e Cataldo Cosentino. Il provvedimento è stato eseguito in esecuzione del provvedimento preventivo emesso dal Gip.

“La complessa attività investigativa – si legge in una nota della Questura – coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha preso le mosse da un esposto presentato da un Consigliere Comunale di opposizione del Comune di Aprilia, che ha indotto gli investigatori della Squadra Mobile ad approfondire alcuni aspetti collegati a richieste di rimborso di spese legali inoltrate a quell’Ente. Tali approfondimenti hanno consentito di stabilire come i tre amministratori all’epoca dei fatti abbiano, in concorso con il loro legale di fiducia, fraudolentemente truffato quell’Amministrazione comunale, facendo lievitare le somme da rendergli, a seguito di un contenzioso che li vedeva vittoriosi, dai circa 1.700 euro pro capite ad oltre 20.000 euro pro capite oggetto di effettivo rimborso da parte dell’Ente ai predetti.

I predetti Amministratori e l’avvocato, indagati in ordine ai reati di truffa aggravata e falso ideologico in atto pubblico per induzione, all’esito di una indagine contabile dinanzi alla Corte dei Conti, che li vedeva vittoriosi avverso le contestazioni mossegli da quell’organo giudiziario, presentavano, nel 2014 al Comune di Aprilia, condannato al pagamento delle spese legali da loro sostenute, istanze gonfiate di rimborso delle relative parcelle. I mirati approfondimenti investigativi hanno evidenziato che le fatture erano state parzialmente contraffatte ed era stato falsamente riportato all’Ente l’avvenuto pagamento al legale, inducendo così in errore la Giunta Comunale che deliberava il rimborso in favore dei tre. Nel pomeriggio odierno, pertanto, è stata sequestrata la somma di oltre 60.000 euro presso gli istituti di credito riconducibili ai conti dei tre indagati ed il provvedimento è stato loro notificato”.