FOTO Latina, manifesti elettorali coperti solo perché scaduti: la concessionaria chiarisce il caso

10/05/2016 di
Manifesto elettorale

Manifesto elettorale.Scoppia il caso sull’oscuramento dei manifesti elettorali nel comune di Latina. Dalla mattina del 6 maggio sono apparsi sulle pubblicità politiche del Comune dei fogli che oscuravano solo parzialmente i manifesti; tutto farebbe pensare a una forma di abusivismo da parte dei futuri candidati a sindaco ma la verità potrebbe essere un’altra.

LA SPIEGAZIONE DELL’INPA. Secondo quanto sostiene l’Inpa, la concessionaria della pubblicità del Comune di Latina “esiste un decreto legislativo che vieta, trenta giorni prima delle elezioni, di affiggere i manifesti elettorali se non negli spazi concessi dal Comune, che prima del 6 maggio non erano ancora stati istallati. Da qui la decisione di oscurare i manifesti elettorali”.

IL CANDIDATO “OSCURATO”. Alessandro Calvi, così come altri candidati a sindaco della città, tra cui Damiano Coletta e  Nicola Calandrini,  avevano stipulato un contratto con l’Inpa per pubblicizzare la loro candidatura: “il contratto, che terminava il 5 maggio, dava la possibilità di affiggere manifesti politici in diversi luoghi della città, previo pagamento del partito politico. Il fatto di trovare, il 6 maggio, i manifesti oscurati non è stata una novità, perché i patti con l’Inpa erano chiari: i manifesti, se non fossero stati tolti, sarebbero stati oscurati per rispettare i termini previsti dal decreto legislativo”.

IL REGOLAMENTO. Le regole in materia sarebbero chiare: prima del 6 maggio i candidati possono acquistare spazi pubblicitari per rendere nota la loro candidatura, dal 6 maggio in poi possono comparire solo negli spazi concessi dal Comune di Latina che verranno istallati in tutta la città nei termini stabiliti dalla delibera comunale. Saranno 114 gli spazi allestiti e saranno distribuiti omogeneamente in tutto il Comune. Non ci sarebbe stata, quindi, nessuna forma di abusivismo. L’Inpa avrebbe rispettato quanto indicato dal decreto legge e i candidati sarebbero stati al corrente dell’oscuramento alla fine del contratto.

Ciò che ci lascia perplessi è però la modalità per oscurare i manifesti, senza rimuoverli ma coprendoli soltanto in parte, lasciandoli comunque riconoscibili. In questo modo molti hanno pensato che i manifesti fossero stati coperti perché abusivi.