Una ragazza originaria di Cisterna tra le vittime del disastro aereo in Etiopia

11/03/2019 di

Cisterna ancora una volta ferita da una tragedia. Nel disastro aereo avvenuto in Etiopia è morta Virginia Chimenti, la cui famiglia è di Cisterna. «Un’altra tragedia – ha commentato il sindaco Mauro Carturan – colpisce una famiglia di Cisterna. Che la vicinanza di tutta la città arrivi ai familiari di Virginia Chimenti, scomparsa nel disastro aereo avvenuto nelle scorse ore in Etiopia».

GIOVANI COOPERANTI. Su quell’aereo decollato da Addis Abeba, il Boeing di Ethiopian Airlines che si è schiantato in Etiopia, c’erano anche Maria Pilar Buzzetti, Virginia Chimenti e Rosemary Mumbi. Tre giovani che avevano deciso di dedicare la loro vita al mondo della cooperazione internazionale.

Maria e Virginia avevano scelto di dare il proprio contributo a quegli organismi che si occupano dei Paesi del Terzo Mondo. Entrambe lavoravano per il World Food Programme, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di emergenza, soccorso, ricostruzione e sviluppo soprattutto nei Paesi colpiti dai conflitti. Una passione umanitaria che si evince anche dalle loro foto pubblicate sui social, che le ritraggono spesso in Africa anche come volontarie al fianco della popolazione in diversi luoghi. Due giovani impegnate nell’ambito della cooperazione solidale e con una carriera ancora breve, ma già di alto livello.

Maria, dopo essersi laureata prima all’università di Roma Tre e poi alla Luiss in Relazioni internazionali, scienze politiche e governo con il massimo dei voti, aveva conseguito un master, è stata autrice di diverse pubblicazioni e anche consulente per l’associazione di studio, ricerca e internazionalizzazione in Eurasia e Africa. Poi ha svolto il volontariato con Medici Senza Frontiere e infine ha cominciato la sua avventura nel Wfp.

Dopo aver frequentato il liceo scientifico romano Amedeo Avogadro, Virginia Chimenti aveva studiato invece all’università Bocconi di Milano, laureandosi in Economia internazionale e in seguito ha affrontato gli studi orientali ed africani dell’università internazionale di Londra.

Tutto questo senza mai abbandonare il suo impegno civile anche come capo scout: e ora la stessa comunità scoutistica romana è in lutto. «Abbiamo perso una guida», dicono. Prima di entrare nel Wfp nel 2017, Virginia aveva anche partecipato a campagne di volontariato della onlus italiana Twins International, che da oltre dieci anni sviluppa progetti per sostenere bambini orfani e nelle baraccopoli in Kenya. Era proprio questa la destinazione, mai raggiunta, dell’ultimo viaggio delle cooperanti italiane.