Mario D’Ercole torna a correre: primo pontino nella Roma-Ostia

Trentasei anni, una buona dose di caparbietà, una soglia del dolore molto elevata e quel potenziale fisico da fare invidia al più atletico dei ventenni. Ecco Mario D’Ercole, la stella incontrastata della Latina Runners che, ancora lontanissimo dal suo stato di forma, si riconferma il re assoluto del podismo pontino: domenica, infatti, ha concluso la 37° edizione dei ventuno chilometri della Roma-Ostia, con il tempo 1h13’36”, in settantesima posizione assoluta.
Risultato di tutto rispetto, se si pensa che D’Ercole, negli ultimi due anni, è stato bloccato da una serie di infortuni che, spesso, lo hanno costretto ad abbandonare sia le maratone che le gare più brevi. Nel marzo dello scorso anno, sembrava aver recuperato, visto che, nel giro di due settimane, firmò due ottime prove nella maratona di Roma e in quella di Napoli, terminandole rispettivamente in 2h39’ e 2h36’. Poi, però, il riacutizzarsi dei dolori alla gamba destra non gli ha consentito altro. Sono seguiti, quindi, mesi di visite specialistiche, di terapie, di sedute in piscina, di qualche blando allenamento di corsa e, soprattutto, di riposo assoluto.
Nell’ultimi due mesi, i primi riscontri positivi in qualche prova breve; di qui, la sorpresa, per lui stesso, del tempo ottenuto in gara: “Non pensavo neanche di riuscire a finirla, visto che non sono più abituato a correre molti chilometri ad un ritmo elevato – ha dichiarato al traguardo -. La gamba è ancora ‘a mezzo servizio’e, per non sforzarla, è solo nell’ultimo periodo che ho provato qualche ripetuta breve e veloce. Per forza di cose, ho dovuto abbandonare i miei allenamenti di quantità e ho dovuto puntare più sulla qualità: pochi chilometri, percorsi ad una buona velocità ma sempre attento a fermarmi alle prime sensazioni di dolore. Prima della partenza di domenica, forse per il freddo, forse per quella emozione che una gara a Roma riesce a trasmettere, ho sentito le gambe pesanti, di conseguenza, ho corso senza troppe ambizioni, invece, il risultato mi ha pienamente soddisfatto. Il mio personale sui 21 km è di 1h10’, ottenuto svariate volte negli anni passati ma, per ora, mi sembra un traguardo irraggiungibile: al momento, va bene così”. Certo, siamo ancora lontani da quella forma smagliante che nel 2005 gli ‘regalò’ il 2h31’ alla maratona di Londra e la vittoria in quella di Palermo, e che nelle edizioni 2005, 2006 e 2007 della maratona di Roma, lo portò, in diretta tv, ad essere il ‘gabbiano’ della prima donna, ma le premesse per poter ben sperare ci sono tutte: “Spero solo che le nuove terapie a cui dovrò sottopormi nei prossimi giorni, diano il loro effetto quanto prima –continua – anche perché l’unico rammarico che ho è proprio il pensiero di ciò che potrei fare, a trentasei anni, potendo di nuovo ‘usare’ entrambe le gambe”.
MARIO D’ERCOLE 20-10-1974
Migliori prestazioni:
Londra, 2005: maratona 2h31´
Palermo, 2005: 1° assoluto nella maratona
Roma-Ostia 2006: 46° assoluto con il tempo di 1h12´10″
B.go Hermada, 2006: mezza maratona 1h10´36″
Nepi 2007: Maratonina dei Tre Comuni: personale sui 23 km con 1h15´09″
Mezza maratona di Sorrento 2007: 1h10´50″
Mezza maratona di Prato 2007: 1h10´33″
Mezza maratona di Latina 2007: 1° insieme a Rashid Erradi in 1h12´
Tarquinia 2007: 1° assoluto alla 30 km della “Ultra maratona degli Etruschi”: 2h42´53″
Mezza maratona di Cisterna 2007: 1° assoluto in 1h12´10″
Roma, maratona 2005-2006-2007: “gabbiano”, accompagnatore delle prime atlete donne
B.go Hermada 2008: 21 km in 1h10´10″: migliore prestazione sulla mezza maratona
Sermoneta 2008: 1° assoluto in 36´06″
Cisterna 2008: vincitore della mezza maratona in 1h11´31″
Roma-Ostia 2010: 1h13´
Maratona di Roma 2010: 2h39´
Maratona di Napoli 2010: 2h36´
Roma-Ostia 2011: 1h13´36″
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