Festival Pontino del Cortometraggio, alla Stoà le foto di Dino Pedriali

Nell’ambito delle manifestazioni che faranno da preziosa cornice al 7° festival Pontino del Cortometraggio, a Latina dal 5 al 9 gennaio 2011, è doveroso segnalare l’inaugurazione della mostra fotografica di Dino Pedriali. L’evento avrà luogo, alla presenza dell’autore, il 28 dicembre alle ore 17.30, presso la Stoà.
Una mostra fotografica per la quale Pedriali ha deciso che i protagonisti non sarebbero stati noti attori e registi, ma coloro che, del cinema, sono stati indispensabili ingranaggi pur lavorando dietro le quinte: quegli “ingredienti senza i quali un bravo cuoco, il regista, non potrebbe ottenere gli stessi ottimi risultati in cucina”, come ha chiarito lui stesso, affascinato dalla settima arte sin da giovanissimo.
Apprezzato anche all’estero, al punto da essersi conquistato il titolo di “Caravaggio della fotografia del Novecento”, Dino Pedriali, figlio della città eterna, ha esposto i suoi straordinari scatti in gallerie e musei: da Venezia a Taormina, da Parigi a Berlino a Stoccarda. La selezione di opere che riserva al Festival, in collaborazione con la Galleria Bosi Artes di Roma, lo vuole coinvolto non solo come autore, ma anche come uomo ed amico legato da particolare affetto e stima ai protagonisti delle fotografie.
Di fronte ai soggetti che decide di presentare, tra i quali Marcel Carné, Mauro Bolognini ed Ennio Morricone, si pone in atteggiamento di grande umiltà e si sente in qualche modo un “discepolo”, consapevole del fatto che, da alcuni di questi grandi protagonisti della storia del cinema, ha potuto attingere ed imparare.
Con una certa emozione afferma di essersi “appropriato” di una frase della grande sceneggiatrice Suso Cecchi D’Amico: “Lo sceneggiatore non è uno scrittore, è un cineasta e come tale, non deve rincorrere le parole, bensì le immagini. Deve scrivere con gli occhi”.
E quasi in risposta, come a voler racchiudere il percorso espositivo in poche righe, si esprime così riguardo ai tre nomi cui vuole rendere omaggio con questa mostra: “Danilo Donati è il più grande scenografo-costumista, con lui il regista trasforma il sogno in realtà, la realtà in sogno. Piero Tosi, l’alter ego della perfezione. La Suso Cecchi D’Amico, il cinema parlato”.
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