“Non chiudete Ingegneria”, appello al commissario Nardone

01/10/2010 di
ingegneria_latina_6237r6d07

Salve direttore,

il 2010 per Latina è sicuramente un anno da dimenticare: tra omicidi, criminalità dilagante, scandali politici si sta scendendo sempre più in basso (e si sta incominciando anche a scavare). Attualmente Latina è una città (vista da uno studente ventenne come me) che non offre troppe speranze per un futuro certo e sicuro. Per le strade sembra di fare una gara di Formula 1 tra pazzi, nei negozi, bar e nei cinema si fa a gara per chi è più maleducato e prepotente. In politica… lasciamo stare. Che cosa ha fatto Latina per meritare tutto questo?

In questi giorni alcuni miei coetanei e non stanno lottando affinchè non avvenga un altro dramma per noi giovani universitari abitanti a Latina e provincia: la chiusura della sede distaccata di Ingegneria de “La Sapienza” di Roma. I fondi sono pochi, non abbastanza per mantenere attivo anche il polo di Latina.

L’anno passato (Anno Accademico 2009/2010) abbiamo dovuto fare a “lotta” quotidianamente per trovare parcheggio nei pressi dell’università, poiché l’area presso Via Lepanto – Viale XVIII Dicembre è stato chiusa per ristrutturazione. Immaginate il dover trovare posto in un’area riservata agli oltre 1000 studenti tra Ingegneria, Economia e Medicina e dove possono parcheggiare al più 180 macchine. Per fortuna adesso stanno ultimando i lavori per il parcheggio di via Lepanto per dare un posto auto gratuito a tutti i lavoratori e studenti e cosa succede? Ci vogliono chiudere la sede. Se prima il problema del parcheggio era un “disservizio” trascurabile, adesso l’andare (in un futuro non troppo lontano se in questi giorni non avviene un “miracolo”) a Roma tutti i giorni non è più un disservizio trascurabile. Ci saranno altre centinaia di studenti pronti ad assalire i già stra-pieni treni diretti verso la capitale. Ci saranno altri (alti) costi che dovremmo sostenere per raggiungere la sede in Roma, in primis l’abbonamento a bus e treni (un Intercity da Latina a Roma viene 91 euro al mese, moltiplicato per i 6-7 mesi circa di lezioni sono più di 580 euro all’anno che uno studente deve spendere in più rispetto agli anni passati SOLO per recarsi in sede), il costo per mangiare “al sacco” o presso i bar/paninoteche sempre a Roma.

Gli ultimi tagli che stanno facendo al governo stanno rischiando di tagliare via la testa a migliaia di ricercatori, studenti, professori, ed anche a scoperte e cure. Lo studio in Italia viene sempre meno considerato per far spazio invece a gossip, trans, escort, ville sul mare, ville a Montecarlo, litigate al “chi ce l’ha più lungo” tra politici, l’etimologia della sigla S.P.Q.R. , ma a noi giovani quando ci pensate? Quando incomincerete ad investire sul futuro dell’Italia? Voi grandi (mi riferisco sopratutto ai piani alti!) pensate che le scoperte e le invenzioni vengano a galla da sole, che le malattie si debellino autonomamente, e che l’economia del paese si sostenga da sola? Io non credo. Lo studio e la possibilità di studiare vorrei che fosse data a tutti nel migliore dei modi, evitando corse a destra e a manca( e se tagliassimo via tutte le auto blu ai politici per darle ai giovani lontani dalle loro sedi di studio?), sostenendo le spese che gli studenti dovranno affrontare, rendendo lo studio meno traumatico per le persone. E’ in questo modo che l’Italia può risalire da questa discesa così repentina rispetto agli altri paesi dell’Europa.

Mi rivolgo alla provincia e al nostro commissario Nardone: AIUTATECI! Sostenete quelle spese che “La Sapienza” non riesce ad affrontare, aiutate noi poveri studenti a terminare gli studi nel miglior modo possibile, senza incrementare le già alte spese universitarie che sostengono da sempre le famiglie. I nostri figli vi ringrazieranno!

Uno studente di Ingegneria di Latina (o Roma?).

Daniele M.

  1. …Già per la mancanza dei laboratori che il comune di Latina avrebbe dovuto mettere a disposizione è stato chiuso il corso di Biotecnologie Agro-industriali di Latina con sede alla Facoltà di Ingegneria. Un corso che sarebbe stato centrale per la ricerca e la produttività agricola pontina, basti vedere l’ultimo problema sulla batteriosi del kiwi!!!
    Ovviamente a Latina si va sempre contro corrente e contro la voglia di crescere…

  2. SONO UNA MAMMA DI UNA STUDENTESSA DEL PRIMO ANNO DI INGNERIA MECCANICA A LATINA,E CONDIVIDO PIENAMENTE TUTTO CIO’ CHE HA SCRITTO DANIELE! I COSTI PER FAR STUDIARE UN FIGLIO FUORI SEDE SONO ESORBITANTI, PER NON PARLARE DELLO STRESS E DELLA PERDITA DI TEMPO PREZIOSO PER FARE IL PENDOLARISMO. PER FAVORE NON CHIUDETE LA SEDE DI LATINA!!

  3. da questa lettera una lezione di maturità ai nostri amministratori

  4. concordo con Daniele, ma vorrei sapere quanti di loro hanno votato il governo nazionale di centrodestra ? Quanti hanno votato Zac alle comunali? Non che il centro sinistra sia meglio, ma sarebbe auspicabile da parte delle nuove generazioni che si interessassero di più della politica nazionale ed amministrativa locale (senza l’obbligo di tesseramenti ne particolari ideologie) solamente partecipare alle fasi di crescita sviluppo culturale economico sociale del territorio al quale appartengono, sapere per conoscere e scegliere meglio in democrazia partecipata non DEMANDATA con il voto a chi non conosciamo.

  5. ma tutti parlano sempre e solo dei tagli del governo ecc….ma perchè a economia a latina tutto questo non è successo?vi siete mai chiesti che forse l’amministrazione universitaria di ingegneria della sapienza forse sono degli incapaci per non dire dei ladri….e che quindi più sono i soldi che lo stato da e più sono quelli che spariscono misteriosamente?…..detto questo il diritto allo studio è sacrosanto per tutti ma ognuno deve assumersi le proprie responsabilità perchè la colpa nn è solo dei tagli del governo….

  6. Mah, proprio uno studente di economia dovrebbe sapere che i costi di gestione di facoltà così diverse come economia e ingegneria non possono essere gli stessi. Basta vedere le tasse da pagare(economia sta in prima fascia, la più bassa, mentre ingegneria in terza fascia, la più alta) e usare un pò di logica: gestire una sede di economia, per quanti laboratori possa avere, non è “mai” paragonabile ad una sede di ingegneria, dove i laboratori sono un punto cardine per l’apprendimento e il proseguo degli studi. Credo(da come ho sentito, non so i numeri precisi) anche che gli studenti ad economia siano in numero maggiore rispetto alla nostra sede di ingegneria: sentivo miei amici parlare di aule da 300 persone tutte piene durante il primo semestre ad economia, mentre ad ingegneria l’aula più grande è da circa 150 posti e raramente si è saturata. quindi: più persone e meno costi di laboratori ad economia, meno persone e più costi di laboratori ad ingegneria–> economia sta in piedi, ingegneria crolla per le spese da affrontare. Come ultimo punto. Se tutti parlano dei tagli che il governo sta facendo un motivo ci sarà, non a caso molte università in tutta Italia (e non solo la Sapienza) hanno posticipato l’inizio dell’anno accademico. Se io inizio a tagliare a poco a poco finchè ho dei fondi di “backup” allora posso andare avanti, quando anche questi fondi stanno per terminare si incomincia a “tagliare” i rami che fruttano poco( a livello economico, non perché non si fa nulla in sede sia chiaro).

  7. …Grande messaggio bravo, nn so se verrà fatto qualcosa per sostenere il polo universitario, ma il commissario Nardone sta facendo in poco tempo quello che qui a Latina nn si era visto in 30 anni. Speriamo che continui su questa linea e che nn tornino gli SQUALI (Politici di Latina).

  8. Io Mauro Luppi sono stato Rappresentante degli studenti di Ingegneria Meccanica e Rappresentante in Consiglio di Facoltà dal 2003 al 2008. L’eventualità della chiusura della Sede di Ingegneria a Latina ormai è un cult di Settembre! Ogni anno si è ripresentato questo problema! Le motivazioni sempre le stesse LA MANCANZA DI FONDI E PIANI A LUNGO TERMINE! Siccome le Università non campano solo di fondi statali ma anche di introti derivanti da organi locali opportuni a Latina tutto ciò dove è stato? Ricordo che La Sapienza a Latina è presente dal 1990, si signori 20 ANNI!! In questi 20 ANNI le amministrazioni locali cioè, COMUNE E PROVINCIA, quale progettualità a lungo termine hanno mai previsto per una realtà che dovrebbe essere uno dei principali vanti per un territorio così mediocre come Latina? Nessuna!!!!! La prima e unica forma di organo finalizzato all’università fu il CUP (Comitato Universitario Pontino) che nel tempo si è dimostrato una scatola vuota di fatto poi abolito! Da quel tentativo, dell’era Finestra mai più nulla!!!! Poi è arrivato il RACCOMANDA FIGLIE ZACCHEO con le sue promesse da marinaio e sotto la sua gestione la situazione è sotto gli occhi di tutti!! Anzi il caro EX Sindaco insieme all’inquisito EX Vice Sindaco Galardo hanno sempre avuto un gran occhio di riguardo per Medicina, si proprio Medicina il corso distaccato di Roma (perché a Latina non esistono Facoltà ma sedi distaccate cioè delle vere e proprie succursali), quello con il 99% degli iscritti figli dei medici e con curiose chiacchere sui test di ingresso a numero chiuso!! Infatti il caro Zacch nelle uscite ufficiali ha sempre parlato solo di Medicina come vanto della città e di Economia, seconda casa della sua giunta tanto più che il simpatico Di Matteo fa anche il Docente, pensate un pò!! farà il corso di finanza delle pere!! Ingegneria e Biotecnologie, a mio dire corsi che potevano e possono dare un valore aggiunto a questo territorio, sono sempre stati messi nel dimenticatoio, sin dai tempi dell’ottimo Prof. Maurizio Violo, omai scomparso. A Rieti che sono meno pagliacci che a Latina l’amministrazione con un connubio opportuno con tutti gli altri enti locali (provincia, camera di commercio, etc.) ha creato la Fondazione Varrone che eroga 1.500.000 €/ANNO alla sola Ingegneria (A Rieti c’è Ingegneria Edile) questo a latina che è un ampia Provincia è così impossibile? o non c’é la voglia o la capacità di fare altrettanto?? Poi è arrivato il Rettore Frati, quello che ha tutta la famiglia che insegna a Medicina, pensate la Moglie insegna Storia della Medicina (è laureata in lettere) che di fatto da buon Preside della Facoltà Romana di Medicina di fatto ha una gestione solo pro Medicina, anzi ultimamente su Latina Oggi si è letto che a Latina verrà aperto un negozio per acquistare i gadget Sapienza!! é uno dei progetti dell’attentissimo Rettore.
    Poi passiamo agli studenti e ai Rappresentanti. Latina ha la bellezza di ben 5 Rappresentanti agli organi superiori cioé:
    Consiglio di amministrazione 1500 €/mese + gettoni di presenza per ogni CDA
    Senato Accademico 300 €/mese + gettoni di presenza
    etc.
    Lecariche valgono 3 anni. Tra questi dal 2003 e 2008 c’erano pure qualcuno di quelli di Sapienza Champions Legue che invece di preoccuparsi delle vicessitudini del Polo Pontino, visto che erano stai eletti per quello e pagati, hanno pensato solo a promuovere eventi ludici e inutili come Estate al Campus, si propio quell’evento citato nell’inchiesta del Ex Vice Sindaco Galardo perché sembrerebbe che 10.000€ siano spariti dalla rendicontazione dello stesso in quanto soldi COMUNALI. Quindi visto la flotta di rappresentanti che Latina ha che fanno questi? A dimenticavo un altro noto Rappresentante di Economia che da quando sono apparse le sue intercettazioni telefoniche tra Lui e Galardo sui Giornali, in riferimento all’inchiesta del parcheggio di Ingegneria, é SPARITO!! Chiamate Chi l’ha Visto!! Bene tutti questi Prodighi Studenti che Fanno?? Bhooo!!! Però il gettone di presenza se lo vanno a prendere!!!
    DEtto ciò caro studente di economia i fondi statali sono interamwnte gestiti e suddivisi dal REttorato a dall’amministrazione dell’Ateneo! Quello che dice il buon Argento è vero!! Cari studenti e cittadini partecipate di più alla vita politica e scegliete meglio i vostri rappresentati politici e non che se l’aveste fatto forse oggi non si sarebbe presentata questa situazione!!! Mole cose vorrei spiegare meglio ma non posso allungare troppo questo post! Sono molto rammaricato di questa situazione perché mi sono sempre dato da fare per la sede di Ingegneria andado anche in Regione a “bussare con i piedi” alle porte a spese mie!!! Questa notizia vanifica tutti quesgli sforzi!! Io so che significa viaggiare con il treno per andare a Roma l’ho fatto 5 degli anni del mia vita accademica e bhe! non è una bella vita! ma forse questo servirà a chi non si é mai alzato alle 5.30 per andare a Roma a meditare a scegliersi dei migliori amministratori in futuro, anche se a Latina da ambo le parti la mediocrità è desolante!!!!

  9. L’appello non dovresti farlo al commissario, non può nulla. Come hai ben detto tu, il polo è un “distaccamento” della sede universitaria centrale di Roma ossia un accessorio facoltativo. Tu dirai, non puoi negare l’istruzione universitaria ai cittadini; ma non puoi allo stesso tempo obbligare la sede centrale a sopportare costi aggiuntivi che potrebbero venire impiegati in attività e/o servizi dell’università stessa, potendo incrementare qualità e prestigio. Essendo l’università romana già penalizzata rispetto alle “concorrenti” romane e nazionali, non si è nella condizione di avanzare pretese; magari il Magnifico Rettore (che è il tuo referente diretto nonché supremo al quale far recapitare il tuo ( vostro) lamento) potrebbe prendere in considerazione delle proposte, prima immaginate poi pesantemente studiate, riguardo il problema pontino. Ti ripeto, il commissario non può nulla. Ti consiglierei una “student action” raccogliendo le adesioni intra vos per poter almeno minimamente impensierire Roma.

  10. L’appello non dovresti farlo al commissario, non può nulla. Come hai ben detto tu, il polo è un “distaccamento” della sede universitaria centrale di Roma ossia un accessorio facoltativo. Tu dirai, non puoi negare l’istruzione universitaria ai cittadini; ma non puoi allo stesso tempo obbligare la sede centrale a sopportare costi aggiuntivi che potrebbero venire impiegati in attività e/o servizi dell’università stessa, potendo incrementare qualità e prestigio. Essendo l’università romana già penalizzata rispetto alle “concorrenti” romane e nazionali, non si è nella condizione di avanzare pretese; magari il Magnifico Rettore (che è il tuo referente diretto nonché supremo al quale far recapitare il tuo ( vostro) lamento) potrebbe prendere in considerazione delle proposte, prima immaginate poi pesantemente studiate, riguardo il problema pontino. Ti ripeto, il commissario non può nulla. Ti consiglierei una “student action” raccogliendo le adesioni intra vos per poter almeno minimamente impensierire Roma.

  11. @ Mauro Luppi
    ti ringrazio per queste tue dichiarazioni. Da una parte sono molto felice di aver scoperto queste perle della nostra città, dall’altra invece mi rattristo perché almeno nelle università ( che dovrebbero rappresentare l’élite del paese) pensavo non ci fosse tutto questo SCHIFO. Purtroppo per i fondi pubblici si dovrebbero fare delle leggi sulla trasparenza, dove ogni minimo conto deve tornare e devono essere consultabili facilmente da chiunque ne faccia richiesta. Forse allora si potrebbero magari evitare (almeno in parte) queste magiche sparizioni di denaro.

    @ L’orso
    Come ha detto Mauro il commissario Nardone, ai quali vanno i miei complimenti per quello che sta facendo per questa città, potrebbe parlare con la sede centrale della Sapienza di Roma e darci una mano. Chi può meglio di un sindaco (in questo caso commissario) aiutarci “politicamente” ,e magari anche in parte economicamente, affinché una volta per tutte si mettano fine a queste voci (come Mauro ha detto che si ripetono ogni anno) e si possano pianificare dei progetti volti a valorizzare il territorio locale e non.

  12. pienamente d’accordo, Zac cè sevenduto la campagna elettorale sulla cittadella universitaria….sempre peggio. grande lettera Daniele

  13. anche i quotidiani si sono svegliati e hanno riportato oggi ciò che scriviamo da 4 giorni. E’ il caso che anche altri studenti scrivano qui cosa sta accadendo a Ingegneria visto che possiamo diffondere rapidamente la protesta.

  14. il problema è che si chiude la porta della stalla quando i buoi…….
    E’ necessario un cambiamento culturale, interessarsi di più della vita che ci circonda, capire e conoscere per evitare che i BUOI SCAPPINO.

    perdonate la semplicità del concetto, ma rincorrere gli errori delle varie amministrazioni non risolve il problema, spesso lo si procrastina peggiorandolo, cercando rimedi temporanei, ……prevenire è meglio che curare.

  15. Cari studenti di Ingegneria,
    Evitate che la politica strumentalizzi la situazione solo perché a Marzo ci sono le elezioni comunali. Pretendete dai politici una soluzione perché sono pagati per darvela ma non fate ammaliarvi con promesse da marinaio. Siate critici e non accontentatevi delle briciole. Se tenete alla vostra sede PRETENDETE e cercate di coinvolgere più studenti che potete!! FUORI DALLE PALLE I GIOVANI POLITICANTI TELECOMANDATI DAI SENIOR!!!