MOSCARDELLI: SECESSIONI E SUGGESTIONI

05/05/2010 di

di CLAUDIO MOSCARDELLI *

Il Presidente della Provincia di Frosinone Iannarilli, a causa del “tradimento” della Presidente Polverini per la mancata nomina di un assessore ciociaro in Giunta, prende posizione a favore della secessione da Roma e si aggiunge alla posizione di Cusani e di Fazone. Ritengo che su argomenti così decisivi non si debba giocare strumentalmente ma approntare risposte di governo credibili nell’interesse dei cittadini. L’idea della secessione è una suggestione che tenta fortemente dal punto di vista politico per fare consenso, tuttavia si rischia di soffiare sul fuoco e non ottenere nulla o di perdere opportunità concrete.

claudio_moscardelli_65725Fare una regione con solo le province del Lazio, senza Roma e la sua provincia, è più facile a dirsi che a farsi, in quanto si tratterebbe di una regione senza continuità territoriale tra il Lazio sud e il Lazio Nord e poi perché mi pare difficile che Rie ti e Viterbo si aggreghino al Lazio sud in caso di distacco da Roma. Una piccola Regione del Lazio sud non è un’opportunità ma una realtà destinata ad essere marginale e senza grandi risorse per dotarsi dei servizi e delle infrastrutture necessarie per dirsi una Regione. Questa strada è anacronistica perché la competizione in Italia e in Europa è per grandi sistemi territoriali e regionali. Il Lazio è la seconda regione più importante di Italia e con grandi risorse: essere più forti dentro il Lazio è la strada da seguire. Roma e la sua provincia sono una piccola area metropolitana rispetto alle altre capitali europee e lo sviluppo e la competitività di Roma dipenderanno sempre più dallo sviluppo di un sistema regionale che veda protagoniste anche le province. La stessa fusione tra Latina e Frosinone è facile sulla carta  e meno nella realtà, anche per rivalità recipr oche. Più concretamente la secessione è una suggestione che è espressione di un forte disagio e di delusione per le aspettative di sviluppo e di crescita che diventano sempre più difficili da soddisfare nella crisi attuale.

Oggi c’è un’occasione da non mancare, poiché l’assenza della lista della PdL a Roma ha favorito l’elezione di numerosi consiglieri regionali di Latina e di Frosinone, ben 14. Se fosse stata approvata la riforma della legge elettorale nel testo adottato in Commissione e che doveva essere votato in Consiglio a novembre scorso noi avremmo avuto assicurati ad ogni elezioni 7 consiglieri regionali per ciascuna provincia di Latina e di Frosinone. Ripartiamo da lì e tutti i consiglieri regionali delle due province facciano squadra per ottenere subito l’approvazione della riforma delle legge elettorale regionale. Un’altra proposta è modificare lo Statuto della regione introducend o l’obbligo di rappresentanza nella Giunta di tutte le province del Lazio. Inoltre, è necessario che il governo regionale persegua un linea politica di investimenti per il riequilibrio dei territori provinciali per decentrare servizi e per dotare le province di infrastrutture, Tuttavia, per non essere rimessi alla sensibilità dei governi che si alternano, occorre introdurre una legge regionale che favorisca l’integrazione del Lazio sud e del Lazio nord sulla base di un meccanismo premiale e di incentivazione in termini di risorse e di priorità per i progetti a carattere interprovinciale, sul modello dell’Unione europea che incentiva l’integrazione delle regioni limitrofe appartenenti a Paesi dell’Unione stessa tra loro confinanti.

Presenterò due proposte di legge già pronte per avviare la discussione e precisamente una modifica per la doppia preferenza di genere come in Campania per assicurare la presenza di entra mbi i generi nelle istituzioni elettive. In secondo luogo, la proposta di legge per l’integrazione del Lazio sud e del Lazio nord. Tuttavia sono disponibile a sostenere iniziative bipartisan da concordare insieme ai consiglieri regionali delle province nell’interesse delle nostre comunità e del Lazio intero. Importante è, inoltre, il processo di riforma della Regione per trasferire poteri e funzioni alle province, come sta avvenendo per il settore urbanistico per quasi tutte le province del Lazio, al fine di evitare un neocentralismo regionale.

* Consigliere regionale PD