L’ira di Grillo contro i dissidenti del Senato

17/03/2013 di

Beppe Grillo scomunica sul suo blog chi ieri ha votato in modo difforme dalla scheda bianca e ha permesso l’elezione di Piero Grasso al vertice di palazzo Madama e nel Movimento 5 Stelle si scatenano le reazioni più disparate. Su Facebook il senatore Cotti difende la scelta della scheda bianche perchè quella tra Schifani e Grasso era una partita di altri, e non del movimento, anche il deputato Alessandro Di Battista qualifica come «megagalattica stronz…» l’accusa a Grillo di essere un dittatore. Intanto il pontino Giuseppe Vacciano scrive una lettera spiegando i motivi del suo voto a Grasso.

E tra i grillini on line inizia a serpeggiare il timore di disperdere lo slancio nel giro di poco tempo. Nel frattempo, però, sul sito dell’ex comico, i commenti non sono proprio lusinghieri. E si palesa un “giallo” su una certa quantità di commenti negativi nei confronti di Grillo che sarebbero stati eliminati. Alessandro evoca la censura: “Questa mattina -scrive- c’erano commenti che avevano raggiunto oltre 400 gradimenti, tutti contrari al tuo anatema. Rispondi a questa domanda Beppe. Perché li hai fatti cancellare? È questa la tua democrazia?”.

Giorgio lamenta, invece, che la strategia delle mani libere non porta frutti: »Se il Pd non ha la maggioranza al Senato, il M5S poteva far valere i suoi voti e accordarsi con il Pd per far eleggere uno del M5S Presidente della Camera, è una carica istituzionale importante, questa strategia del M5S di restare fuori da tutto non paga”.