Oli e vini del Lazio incontrano la tradizione giordana

22/01/2013 di
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Gli oli e i vini del Lazio incontrano i sapori della tradizione gastronomica giordana, e il connubio di specialità mediterranee sembra funzionare. A sperimentarlo l’iniziativa di internazionalizzazione promossa ieri sera, presso l’enoteca regionale Palatium, promossa dall’Arsial, con la partecipazione dell’Ambasciatore di Giordania Ellosi Zed e del prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro.

«Nella casa dell’agricoltura del Lazio – ha detto il presidente di Arsial Erder Mazzocchi – diamo il benvenuto alla cultura gastronomica di una comunità ben inserita nella capitale, e a un Paese di grande tradizione agricola, come è del resto il Lazio».

«Auspico che l’avvio di questo scambio culturale – ha detto l’Ambasciatore di Giordania – sia un passo per la promozione di un interscambio nella ricerca, in campo agricolo e nel turismo».

Sono circa un migliaio i cittadini di Giordania residenti a Roma, prevalentemente attivi in campo medico-sanitario. A tavola i plateau di felafel, hummus, patè di melanzane, polpette di abbacchio al limone hanno trovato un riuscito abbinamento con gli extra vergine delle Colline Pontine, Sabina Dop e L’Oro delle Donne, e con i vini Cesanese del Piglio Herinicus di Coletti Conti, Calanchi di Vaiano di Paolo e Noemi D’Amico, Moscato di Terracina Oppidum della Cantina Sant’Andrea, Aleatico di Gradoli Turan di Antonella Pacchiarotti.