Cassino/”Se voti mia moglie superi l’esame”, scoppia il caso

27/08/2012 di

«Ti faccio superare gli esami se voti mia moglie». La richiesta fatta da un impiegato dell’università di Cassino ad una decina di studentesse ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio, con l’accusa di voto di scambio, per lui, la moglie candidata del Pdl alle elezioni comunali dell’anno scorso nella cittadina del Frusinate, e un suo collaboratore. La donna non è stata eletta, riportando solo 84 voti, ma l’indagine è scattata comunque dopo che una studentessa universitaria ha raccontato su Facebook la richiesta che le era arrivata dall’impiegato alla vigilia delle elezioni comunali.

«Che schifo, se voto la moglie mi fa superare gli esami», ha scritto e il suo racconto non è sfuggito all’attenzione di un poliziotto del commissariato di Cassino guidato dal dirigente Francesco Puotorti. La studentessa, ascoltata dal poliziotto, che la conosceva, ha confermato di aver ricevuto quella richiesta dall’impiegato dell’Università aggiungendo che, come il suo, c’erano anche altri casi. Così, in poco tempo, gli agenti della Squadra informativa del commissariato di Cassino hanno raccolto le testimonianze di dieci studentesse e in questi giorni il il pm della Procura di Cassino Barbara Affinita ha chiesto tre rinvii a giudizio per voto di scambio. Se saranno accertate le loro responsabilità, i tre indagati rischiano fino a tre anni di carcere.

  1. “”Ma guarda un po””.. avrebbe detto il comico. Non cambiano mai i Pidiellini… facili a ogni tipo di corruzione.