Omicidio Yara, donna di Cassino: “Non c’entro nulla”

12/01/2012 di

“‘Non vedo che cosa c’entro io con tutto questo. Non sono mai stata a Brembate e vivo qui a ottocento chilometri di distanza”. Lo ha detto, durante un’intervista a Chi l’ha visto?, Elisa Fusciello, la donna di Cassino sottoposta all’esame del Dna perchè il suo cellulare avrebbe agganciato una cella della zona di Brembate il giorno della scomparsa di Yara Gambirasio.

La donna, difesa dall’avvocato Teresa Testa, ha raccontato la sua esperienza dicendosi ‘scioccatà. ‘ Il maresciallo dei carabinieri – ha detto Elisa Fusciello, madre di tre figli – mi ha detto che dovevo fare il Dna. Mi hanno sottoposta al test con due tamponi sulle gengive. Mi è crollato il mondo addosso. Sono uscita piangendo dalla caserma. Non ho nulla a che vedere con tutto questo. Mi chiedo perchè mi hanno fatto il Dna». Il suo avvocato, Teresa Testa, non ha dubbi: «La signora – ha dichiarato – è assolutamente estranea all’assegnazione dell’utenza telefonica».