Roma, ragazza scivola e annega nel Tevere

21/11/2011 di

Si erano conosciuti da due giorni ed avevano passato un week end da ‘sballò, finito in tragedia. Sembrano essere questi i contorni della vicenda che ha portato una ragazza romana di 20 anni a morire annegata, sotto l’effetto della droga, oggi nel Tevere, all’altezza di Ponte Testaccio, nel centro di Roma. Damaris Tomassi, era insieme ad un amico che avrebbe conosciuto 24 ore prima al centro sociale Villaggio globale, uno spazio occupato molto attivo a Roma e che si trova non lontano dal luogo in cui è morta la ragazza. Sembra che la ragazza fosse, come si dice, «di buona famiglia», una famiglia normale. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, la giovane sarebbe scivolata intorno alle 14 dalla banchina del fiume, dove si trovava con l’amico, un brasiliano di 27 anni, risultato poi avere alcuni precedenti penali. Entrambi avevano assunto droghe, come il giovane ha poi raccontato: «L’ho conosciuta un paio di giorni fa, avevamo preso droghe e lei è caduta accidentalmente». I due avrebbero anche dormito in auto. L’uomo è stato ascoltato a lungo dagli agenti del commissariato Celio che indagano sulla vicenda. Sicuramente la ragazza aveva assunto Ketamina, un potente anestetico capace di stordire e far perdere l’equilibrio. Sembra quindi verosimile che possa essere scivolata, non riuscendo più a risalire, complice l’effetto della sostanza stupefacente. Inizialmente si pensava che la vittima avesse 17 anni, anche perchè aveva in tasca una tessera sanitaria di una diciassettenne. In realtà la ragazza aveva diversi documenti di identità. Fatto che ha reso più lunga l’opera di identificazione. Quando è stata ritrovata dai Vigili del fuoco circa due ore dopo la segnalazione della caduta in acqua, la ventenne era ormai morta per annegamento, come hanno costatato gli operatori del 118. I vigili del fuoco sono intervenuti anche con una squadra di sommozzatori e con un elicottero. Il cadavere è stato trovato a circa 100 metri dal punto in cui la ragazza risultava essere finita nel fiume. Sul posto sono intervenute diverse volanti. Le ricerche hanno attirato l’attenzione di molti curiosi che si sono affacciati da Ponte Testaccio, per seguire il lavoro di sommozzatori e vigili del fuoco. In molti pensavano a un suicidio, come spesso capita. Ma stavolta dal fiume è emersa un’altra storia di emarginazione.