Storace: “Una casa per gli emigrati che tornano”

«Di solito ci si ricorda degli italiani all’estero durante i mondiali di calcio, quando si scopre in televisione che sono quelli più attaccati al tricolore. O durante le elezioni politiche, quando il loro voto benchè lontano può decidere le sorti del nuovo Parlamento. Sono circa 37mila i cittadini di origine laziale, censiti nel 2006, che non hanno esitato a lasciare le loro terre d’origine per andare a crearsi un futuro all’estero. Tutti alla disperata ricerca di realizzare un sogno». Lo scrive Francesco Storace, segretario nazionale de La Destra sul suo blog www.storace.it parlando della proposta di legge presentata a doppia firma con il consigliere Roberto Buonasorte che intende riservare una parte del patrimonio immobiliare disponibile dell’edilizia residenziale pubblica della Regione non inferiore all’1% a favore dei cittadini laziali indigenti, residenti all’estero, che intendano rientrare definitivamente in Italia.
«Un sogno – continua – che si concretizzava al costo di molti sacrifici per i molti emigranti con l’integrazione nella macchina produttiva e nel contesto sociale locale. Purtroppo alcuni dei nostri compatrioti non sono riusciti a radicarsi proficuamente nei paesi di destinazione, e versando in condizioni economiche e sociali di estrema
indigenza desidererebbero rientrare in Patria nei paesi d’origine. La proposta di legge regionale che si intende promuovere sarebbe un primo, anche se esiguo passo, per andare incontro a questa aspirazione dei nostri emigrati che versano in situazioni di estremo bisogno; aprendo, così la strada ad ulteriori, auspicabili
interventi».
«La proposta di legge – prosegue Storace – sarebbe intesa ad inserire nel quadro normativo del Piano casa della regione Lazio, approvato nell’agosto 2009, la previsione di riservare una parte del patrimonio immobiliare disponibile dell’edilizia residenziale pubblica non inferiore all’1% a favore dei cittadini laziali indigenti, residenti all’estero, che intendano rientrare definitivamente in Italia».
«Entro novanta giorni dall’approvazione della presente proposta di legge – aggiunge – la Giunta adotta un regolamento con il quale stabilisce i criteri soggetti per l’accesso alla quota riservata; le modalità di partecipazione al bando; i casi di decadenza; il reddito annuo complessivo che ovviamente non potrà essere superiore a quello previsto per l’accesso all’edilizia residenziale pubblica aperta alle altre categorie disagiate».
«Al fine di creare un’efficace sistema di pubblicità ed informazione di questa iniziativa – conclude Storace – la Regione individuerà idonee iniziative collaborando con la consulta regionale degli emigrati del Lazio e con i Consolati».
Spett.le Redazione,
Seguo e leggo spesso Latina24ore online, per motivi di affetto e simpatia, in quanto ho abitato in Latina durante l’infanzia. Mi farebbe enorme piacere rimettermi in contatto con i primi amici della mia vita, vale a dire i vecchi compagni di scuola elementare.
Ecco i dettagli: Scuola Elementare Palazzo Barletta di Via Isonzo (ovviamente i dati si riferiscono all’epoca) 1° classe nel 1969/1970, Maestra Leonarda Noce, ed i compagni:
Patrizia Fiorito, Giuliana Germani, UmbertoTarantino, Massimo Frusone, Giorgio Montelli, Rosa Viola, Paolo Franchin, Alessandro Mariani, Cinzia Gabriele, Enrico Turco, Vittorio De Prizio, Daniele e gli altri……
Non li vedo dal 1973, anno in cui ho lasciato Latina per motivi legati al lavoro di mio padre.
Mi aiutereste cortesemente? La e.mail di risposta è quella dalla quale sto scrivendo.
Buon lavoro a tutta la Redazione…….
Cordiali saluti
Roberta Barbara Ravani
Gentile lettrice, abbiamo pubblicato la sua lettera nella sezione opinioni e-lettere.
Saluti
Latina24ore.it