Farmaci antitumorali, investimento da 38 milioni sulla BSP di Latina

Trentotto milioni di euro di investimenti per ampliare il sito produttivo della BSP Pharmaceuticals di Latina Scalo. È quanto prevede il Contratto di Sviluppo tra l’azienda, la Regione Lazio, il Ministero dello Sviluppo Economico e Invitalia. Il Contratto è stato presentato oggi pomeriggio dal governatore del Lazio Nicola Zingaretti e il Ministro per lo Sviluppo Economico Federica Guidi, in occasione di una visita istituzionale presso l’insediamento produttivo dell’azienda farmaceutica, insieme al viceministro per lo Sviluppo economico Claudio De Vincenti, all’assessore regionale alle Attività Produttive Guido Fabiani, al presidente e ad di BSP Pharmaceuticals Aldo Braca e all’ad di Invitalia Domenico Arcuri. Il Contratto di Sviluppo prevede un investimento complessivo di 38 milioni di euro, con investimenti propri di BSP per 19,7 milioni; 16,3 milioni di finanziamenti agevolati messi a disposizione da Invitalia e 2 milioni di euro di agevolazioni a fondo perduto da parte della Regione Lazio. Gli interventi di ampliamento del sito produttivo della BSP consistono nella realizzazione di un nuovo reparto sterile e nell’adeguamento dei reparti di produzione già attivi. Tutto ciò permetterà di aumentare notevolmente la capacità produttiva dell’impianto, con prospettive di miglioramento della produzione e di ampliamento occupazionale; un incremento, quest’ultimo, stimato dall’azienda in almeno 130 dipendenti tra il 2014 e il 2017. L’investimento consentirà quindi di accelerare il processo di internazionalizzazione della società, in special modo verso le economie emergenti, in particolare Brasile, Russia, India e Cina.
La BSP Pharmaceuticals è un’azienda che si occupa unicamente della produzione e sviluppo di farmaci antitumorali di tipo citotossico e citostatico per conto delle grandi case farmaceutiche. La sua principale caratteristica produttiva è rappresentata dall’aver progettato e realizzato un sito industriale dedicato unicamente alla produzione di farmaci antineoplastici.
«Noi siamo qua per raccontare, celebrare e sostenere una bella storia di rinascita italiana che ora ci dà grande coraggio, ma ci carica anche di grandissime responsabilità – ha commentato il governatore Zingaretti-. Questo contratto ci dà tre indicazioni. La prima è che si può fare: si possono superare crisi importanti scommettendo sull’innovazione di prodotto e di sistema e lavorando sulla costruzione di una rete di sistema. La seconda indicazione è che c’è una buona spesa pubblica alla quale non dobbiamo rinunciare. La terza consiste nell’importanza della collaborazione virtuosa tra Governo e Regione. Questa giornata è importante anche perché non è una cattedrale nel deserto, ma un piccolo tassello di una strategia che ci porterà, a gennaio, a lanciare la conferenza regionale per la reindustrializzazione del Lazio, perché il nostro modello di sviluppo non produce più crescita, quindi dobbiamo ridarci una visione per continuare ad essere la seconda Regione italiana per Pil e per capire come utilizzare politiche di lavoro e formazione che sono già realtà». Per Fabiani: «questo accordo ha messo a sistema l’iniziativa centrale e regionale e le risorse imprenditoriali. Nel corso di questa crisi economica ci sono anche processi di trasformazione e affermazione positivi che indicano il cammino per uscire da questa situazione. L’iniziativa di oggi, e il progetto imprenditoriale che la caratterizza, incrocia le nostre strategie di sviluppo. Abbiamo infatti individuato nel farmaceutico uno dei settori portanti del nostro sviluppo e una delle priorità da sostenere e valorizzare per portare l’intero nostro tessuto economico sul piano globale. Questa iniziativa, infine, incrocia anche il nostro percorso di reindustralizzazione».
Di questo abbiamo bisogno, non di palazzine!!
quando le idee si accompagnano all’imprenditoria, quella vera, le cose funzionano.
quando la politica si accompagna ai ”prenditori” invece no.
semplice.