Accertamenti sulle bollette Tia, ma il fax del Comune non funziona

24/11/2014 di
comune-latina

comune-latina-municipio«Nelle case dei cittadini di Latina stanno arrivando in questi giorni migliaia di “avvisi di accertamento” tramite cui il Comune chiede di verificare che le bollette sulla tassa dei rifiuti del 2010 siano state effettivamente pagate». A denunciare l’ennesimo disagio creato dall’amministrazione a molti latinensi è il consigliere del Partito democratico Giorgio De Marchis.

De Marchis ha verificato di persona l’infondatezza di questi accertamenti parlando con un cittadino in particolare, pensionato, e constatando che la bolletta a suo carico, diversamente da quanto sosteneva l’Ufficio Tributi del Comune, era stata regolarmente pagata entro la scadenza prevista. Dunque la diffida era infondata. «Tutto questo ha messo a disagio il malcapitato – racconta il consigliere – che ha impiegato un bel po’ di tempo per cercare la bolletta del 2010 che dimostrasse l’avvenuto pagamento. A quel punto non restava che segnalarlo all’ufficio Tia che si era premurato di scrivere agli utenti invitando quelli in regola ad inviare copia della bolletta pagata via fax o all’e-mail servizio.tia@pec.comune.latina.it».

giorgio-de-marchis-latina-24-ore-577852245Il pensionato del caso ha scelto di inviare un fax, ma qui ha avuto una seconda sorpresa dopo quella della diffida infondata. «La tabaccaia alla quale si è rivolto per il fax – racconta ancora De Marchis – gli ha comunicato che il numero comunicato dall’ufficio comunale non era un fax e non riceveva risposta. Eppure era scritto in bolletta. Ovviamente il nostro amico, come gran parte dei latinensi, non ha una casella di posta certificata, non saprebbe cosa farsene, e allora ha pensato bene di mettersi in fila per dimostrare che aveva pagato! Altro inutile disagio».

De Marchis, provando a collegarsi con il fax dell’ufficio Tia segnalato negli avvisi di accertamento, ha potuto verificare egli stesso che la tabaccaia aveva ragione, il fax non è collegato.

«Mi chiedo come sia possibile – afferma il consigliere a conclusione della vicenda – commettere errori del genere nell’epoca della trasparenza e dell’innovazione tecnologica. Non è corretto inviare avvisi di accertamento infondati e commettere errori gravi come la segnalazione di un fax inesistente. Il Comune di Latina, che ha speso migliaia di euro per l’acquisto di programmi per la bollettazione della tassa rifiuti, non può permetterseli soprattutto perché generano confusione, ansia e rabbia nelle persone, sentimenti che non fanno che aumentare la diffidenza verso le istituzioni».

  1. a me ha funzionato, si è sentito il suono di un fax quando ho composto il numero

  2. Strafottenza della burocrazia.
    L’Italia è morta. Andatevene se potete.

  3. Non sanno come fare e cosa inventarsi più per racimolare qualche spicciolo.
    E’ arrivato anche a me, ho inviato copia della ricevuta mediante pec e mi hanno risposto che era tutto in regola, ma un mio familiare anziano non ha trovato la ricevuta, pur essendo sicuro di aver pagato (aveva pagato il figlio che ricordava benissimo), ed intimorito da eventuali aggravi ha ripagato.
    Vergogna!!! Vergogna anche per chi dice di fare una cosa, sventolando dichiarazioni di dignità, e poi ritorna indietro.

  4. ed ora sta arrivando pure la TARI per far arricchire questi buffoni del Comune di Latina. Bisogna ripristinare la forca per questi ladroni

  5. A proposito della tari (arrivata scaduta ovviamente) consiglio ai miei concittadini di controllare bene se i dati corrispondono, dato che sia io che mio padre abbiamo riscontrato errori e adesso ci tocca andare all’ufficio

  6. Già la TARI… spiegatemi perché mi deve arrivare SCADUTA! Se un domani arriva la mora vai a dimostrare l’incompetenza di chi doveva consegnarla per tempo!

  7. Hanno mandato la Tia del 2004 a pensionati, soli ed ultraottantenni, a tariffa piena come per le altre tasse comunali. Vergognatevi, imbecilli incapaci!