Fogliano tra le 130 riserve del Cfs, patrimonio di biodiversità

22/10/2014 di
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Il lago di Fogliano (foto Riccardo Gangale)

Un totale di 130mila ettari di superficie che ospitano il 20% delle specie vegetali considerate a rischio di conservazione in Italia, 18 specie di mammiferi a rischio estinzione tra cui orso, lupo, lontra, stambecco e lince, e in cui nidifica il 70% delle 188 specie protette di uccelli.

È il bilancio di un vero e proprio scrigno di biodiversità, quello rappresentato dalle 130 riserve naturali gestite dal Corpo forestale dello Stato che contribuiscono, insieme al sistema di aree protette statali e locali, a fare dell’Italia il Paese con la più alta biodiversità in Europa.

La gestione da parte della Forestale è di tipo conservativo e non persegue alcun interesse economico e garantisce la massima tutela non solo dal punto di vista faunistico, ma anche dal punto di vista floristico ospitando quel 20% di specie vegetali considerate a rischio di conservazione in Italia. Per quanto riguarda l’avifauna, poi, delle 188 specie protette, ben 61, ovvero il 70% nidificano all’interno di queste aree. Le zone umide della Puglia (Margherita di Savoia, Lesina, Frattarolo) e del Circeo (Fogliano e Caprolace) danno rifugio mediamente ogni anno a circa 90mila uccelli acquatici.

Tutela ma non solo. In queste aree il Corpo Forestale dello Stato svolge diversi progetti, dall’allevamento dei cavalli nelle riserve naturali statali (sempre con l’obiettivo di salvaguardarne la biodiversità) attraverso 7 Centri di selezione equestre per la conservazione delle razze italiane (uno in Basilicata, uno in Calabria, uno in Puglia, tre in Toscana e uno in Veneto), alla ricerca.

  1. Fogliano è un patrimonio del quale non ci si rende conto.

    Potrebbe essere un motore di turismo naturalistico controllato, molto più di quello che è.

    Una cosa è certa: il confronto con lo scempio fatto in 40 anni sul lato Foce Verde è sotto gli occhi di tutti.

  2. ma si cementifichiamo tutto checcefrega del lago della biodiversità che non servono ad arricchire nessuno, facciamoci alberghi, lottizzazioni di villette a schiera da vendere ai turisti, apriamo le dune per fare un porto turistico per gli yacht dei miliardari, un mega parco giochi altroché parco del circeo, facciamo come a rimini riccione e cesenatico sulla costa solo alberghi ristoranti discoteche e putt…. in quantità a basso costo.