Asl, approvato un progetto per ridurre i tempi di attesa

20/10/2014 di

medico-online-latina-web-7632522La Regione Lazio ha approvato il progetto presentato dalla Asl di Latina per la riduzione dei tempi di attesa per l’effettuazione delle prestazioni specialistiche, progetto che sarà finanziato dalla Regione stessa per un ammontare complessivo di 851mila euro.

A darne notizia il consigliere regionale Enrico Forte il quale sottolinea come “l’avvio di questo progetto rappresenti un ulteriore passo avanti nel percorso intrapreso per migliorare la qualità dei servizi sanitari offerti agli utenti della provincia di Latina”.

Il progetto in questione prevede l’apertura di nuove agende (vale a dire nuove liste di prenotazioni) per alcune prestazioni, in particolare colongastroscopia, ecodoppler di vari tipi, Pet, scintigrafia, Tac nonché alcune visite specialistiche che saranno gestite dal ReCup. Il tutto con apertura in orario extra istituzionale privilegiando il prolungamento dell’orario pomeridiano e le giornate del sabato e della domenica.

Il ReCup dedicherà il 70% delle prenotazioni aggiuntive al recall degli assistiti con un tempo di attesa superiore a 180 giorni ed il restante 30% a nuove richiesta di primo accesso. Il costo dell’attuazione del progetto, calcolato dalla Asl in 851mila euro, sarà finanziato dalla Regione Lazio.

«Questo progetto rappresenta sicuramente una rivoluzione per l’organizzazione dei servizi sanitari sul nostro territorio – commenta il consigliere regionale – e la Regione lo ha accolto con l’obiettivo di veder ridurre drasticamente le liste di attesa cui sono costretti attualmente i cittadini: attivando nuove agende attraverso l’utilizzo degli orari pomeridiani e del fine settimana, che fino ad oggi non erano utilizzati per visite ed esami specialistici, sarà possibile ridurre considerevolmente quelle liste che in molti casi diventano un calvario soprattutto per chi ha patologie di una certa gravità».

  1. dottrina e logica vorrebbero che, all’auspicato prolungamento di orario di funzionamento degli apparati sanitari corrisponda un migliore impiego ed impegno del personale tutto della struttura ASL.
    La domanda che assilla il volgo plaudente però è la seguente: riusciranno i nostri eroi a lavorare il sabato e la domenica ed in orari desueti anche negli altri giorni, senza percepire alcun soprassoldo ? ai posteri ed ai sindacati l’ardua sentenza…..

  2. Il problema è che dovrebbero VIETARE di lavorare come privati presso le strutture pubbliche con macchinari pubbliche. CASUALMENTE se pago senza convenzione ci sta posto anche il giorno dopo, con lo STESSO medico e nello STESSO studio. Non è un furto questo?