Rifiuti, 30 milioni spariti nel nulla: arrestati sei manager

16/10/2014 di
pm-luigia-spinelli-latina

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Società con sede in Lussemburgo, scatole cinesi per far sparire denaro, tanto denaro e paradisi fiscali per colletti bianchi. Questo il terreno nel quale si sono imbattuti gli inquirenti di Latina che hanno arrestato sei persone, tutti manager, indagando sulla sparizione di oltre 30 milioni di euro destinati alla bonifica della discarica di Borgo Montello.

I sei manager componenti del consiglio di amministrazione del gruppo Green Holding, finiti a domiciliari con l’obbligo del braccialetto elettronico, sono accusati di peculato. Le ordinanze sono state eseguite questa mattina da circa 70 agenti delle squadre mobili di Latina, Milano, Bergamo, Brescia e Padova. Effettuate anche 19 perquisizioni nelle sedi della società del gruppo, la Indeco che gestisce parte della discarica di Borgo Montello, a Latina.

I NOMI. Arrestato Ernesto D’Aprano, residente a Latina, presidente del cda di Indeco. Ai domiciliari Andrea Grossi, figlio del defunto Giuseppe, arrestato nel 2009 a Milano; Paolo Titta, Stefano Lazzari; Antonio Romei e Vincenzo Cimini, nato a Sabaudia.

OPERAZIONE EVERGREEN. L’inchiesta, denominata Evergreen, è scaturita da un esposto presentato da un’associazione ambientalista alla Procura di Latina e ha accertato che sei membri dei consigli di amministrazione del gruppo Green Holding si sono appropriati di circa 30 milioni di euro di fondi derivati da accantonamenti vincolati per attività di post gestione di invasi esauriti. Per poter sottrarre le somme, gli indagati avviavano operazioni di finanziamento facendo transitare i fondi pubblici su conti correnti bancari intestati a due società del Lussemburgo, la Adami Sa, Double Green Sa e Green Luxembourg Sa. Secondo gli inquirenti della procura pontina, il fondo destinato alla bonifica veniva rigirato dalla Indeco di Latina direttamente alla società capogruppo Green Holding sotto forma di finanziamento a fronte del quale non veniva chiesta alcuna garanzia. Quanto emerso dagli accertamenti contabili ha portato gli inquirenti al «transito di denaro» prima nel gruppo Green Holding e poi in alcune società anonime di Lussemburgo -la Adami la Double Green e la Green Luxembourg detentrici a loro volta delle quote del capitale sociale della stessa Green Holding – creando così un vero e proprio fondo nero.

IL SINDACO. «L’operazione compiuta oggi dalla polizia e dalla magistratura – ha detto il sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi – rappresenta un segnale molto importante nel segno della legalità. Questo tipo di reato è più odioso perchè commesso ai danni dell’intera collettività, mettendo a serio rischio la salute pubblica e l’incolumità dei cittadini, non solo dei residenti attorno alla discarica ma dell’intera provincia di Latina ed anche dei territori limitrofi. Un crimine ancor più pericoloso se si pensa che si possono creare delle vere e proprie bombe ecologiche». 

LA REPLICA DEL GRUPPO GREENHOLDING. “In relazione all’indagine della Procura di Latina – si legge in una nota della Greenholding – in merito alla discarica di Borgo Montello della Società Ind.eco S.r.l appartenente al Gruppo Green Holding, lo stesso ci tiene a chiarire che, in ottemperanza alla normativa vigente, la Ind.eco S.r.l. ha correttamente accantonato gli importi della gestione post-mortem della discarica nei propri bilanci di esercizio. La Società Ind.eco S.r.l. gestisce la discarica di Borgo Montello (LT) nel pieno rispetto della normativa ambientale vigente, sia per gli invasi operativi che per quelli in gestione post-mortem e ciò anche per gli invasi in relazione ai quali è ormai decorso il periodo di post-mortem, originariamente previsto dalle normative regionali e per i quali la Società continua a prendersene adeguatamente cura (i.e smaltimento percolato e rete captazione del biogas). Pertanto il Gruppo Green Holding esprime il proprio stupore verso le indagini in corso, ma consapevole di aver agito conformemente alle leggi, è certo che la magistratura appurerà presto la totale insussistenza dei fatti”.

  1. ma non sono brave persone! Quei 30 milioni li avranno buttati per sbaglio nella discarica di Borgo Montello!

  2. se erano albanesi, tunisini o rumeni mettevate nome, cognome, foto etc etc…per gli imprenditori locali neanche le iniziali. che caproni che siete

  3. Innanzi tutto va fatto un plauso alle Forze Dell’Ordine e alla Magistratura ……poi un invito al Giudice a ricercare eventuali complici , eventuali “Controllori” siano essi comunali o regionali , che sicuramente avevano il compito di “VERIFICARE ” che i lavori di messa in sicurezza fossero eseguiti alla lettera , se questo non è avvenuto …manette anche a loro , che comunque sono COMPLICI ( forze hanno intascato una parte dei soldi)

  4. Hanno scoperchiato il pentolone, adesso speriamo che ingabbiano anche i politici collusi!
    Il danno per l’inquinamento delle falde acquifere, dei terreni, del canale Astura e del mare è ormai irreparabile, speriamo che paghi presto con la galera tutto il ”cerchio magico” che spartiva i milioni (sempre con i politici compresi).

  5. … No ma il problema a Latina è la ztl, i pischelli che se fanno du canne alla via dei pub, e i pericolosissimi Ultras… 1 3 1 2