La Regione Lazio bacchetta la Asl di Latina: “Bandi non autorizzati”
La Regione Lazio bacchetta la Asl di Latina per la pubblicazione di bandi non autorizzati. Una nota è stata inviata alla Asl lo scorso 8 settembre (numero 493088/11/23). E’ firmata dalla Direzione Regionale Salute e Integrazione Sociosanitaria e chiarisce che qualsiasi bando o avviso di concorso pubblico deve essere «regolarmente autorizzato dalla scrivente struttura».
Il caso è stato sollevato da un infermiere che ha scritto alla Regione Lazio per chiedere dei chiarimenti. «In data 26/08/2014 – scrive l’infermiere nella missiva – presso il sito aziendale dalla Asl di Latina sono usciti due bandi per la ricerca di personale del comparto e medico, entrambi per soli titoli, sottolineando che la graduatoria verrà utilizzata in mancanza di graduatorie regionali disponibili, nel caso si renderanno posti vacanti. La stessa Asl ha almeno una graduatoria per assunzioni a tempo determinato ancora non esaurita. Dopo due giorni gli avvisi vengono revocati per indire due nuovi bandi identici con l’aggiunta del colloquio che attribuisce 80 punti, rispetto alla valutazione dei titoli di 20 punti».
Le perplessità dell’infermiere riguardano il fatto che la Asl di Latina opera in una Regione sottoposta a piano di rientro. Inoltre l’inserimento del colloquio aumenterebbe i costi per le procedure del reclutamento del personale, e potrebbe ridurre la trasparenza della selezione attraverso un colloquio che prevede 80 punti.
Ora è arrivata la risposta della Regione Lazio risponde con una mail certificata firmata dal dirigente dell’area Risorse Umane e dal direttore generale: «In risposta alla sua mail del 29 agosto 2014 – si legge – si comunica che la Regione ha provveduto con nota 493088/11/23 del 08-09-2014 a ribadire all’azienda Usl di Latina che i bandi degli avvisi e/o concorsi pubblici devono essere regolarmente autorizzati dalla scrivente struttura e che, quelli pubblicati sul sito aziendale, ad eccezione del bando per l’assunzione a tempo determinato fino a 31 dicembre 2014 di 2 Dirigenti Medici disciplina Ostetricia e Ginecologia, sono privi di tale autorizzazione».
la Asl di Latina è sempre stata organizzata come un “privato”, cioè, quì’ comando io e io dico come si fa…in tutti i settori, tutti i dirigenti si arrogano il diritto di scegliere come fare, al di là delle leggi superiori…quando non gli sta bene una cosa, esce un provvedimento locale e si interrompe qualcosa solo perchè dà fastidio, o magari si costruiscono consorsi ad hoc per assumere qualche nipote…TUTTO QUESTO è ABUSO D’UFFICIO!ma a Latina nessun magistrato si alza e fa un pò di pulizia???
il bue (regione) che dice cornuto all’asino (asl) ahahahahh!!!!! non ci resta che ridere con queste pantomime da avanspettacolo.