Trovare subito una soluzione per Al Karama, bambini a rischio criminalità

22/07/2014 di
CIMG1676

CIMG1676Ieri pomeriggio si è svolto, nel centro sociale di Borgo Bainsizza, un consiglio comunale straordinario sulla situazione insostenibile di Al Karama, il centro a ridosso della discarica dove si sono rifugiati cittadini rom, e non solo, in condizioni precarie, senza igiene e pulizia, e dove vivono circa settanta bambini a rischio di malattie e altre patologie gravi, per la scarsa pulizia e il luogo malsano in cui abitano.

Il confronto, a volte anche acceso, tra i cittadini che abitano nei pressi del centro e della discarica e che richiedono da anni a gran voce che si faccia qualcosa per risolvere una situazione delicata come questa, e il comune di Latina, ha portato a due possibili strade: o si trova una soluzione di concerto con la Regione, proprietaria del centro, o si chiude. L’amministrazione si è impegnata a cercare di risolvere questo annoso problema.

“Ricordiamoci che lì ci sono una settantina di bambini che stanno crescendo a rischio di fare violenza e di subirla – dice Angela Percopo, responsabile dell’associazione TempoAmico – Sono delle persone che vivono nella nostra società e quindi abbiamo il dovere di avere cittadini che non diventino pericolosi per se stessi e per gli altri perché, una volta che li si è lasciati ai margini della società, durante l’adolescenza che ci vuole, per pochi soldi, a fargli fare qualcosa di male? La manovalanza dove si prende? Là dove c’è emarginazione, o psicologica o materiale. È nell’interesse nostro risolvere questa delicata situazione”.

L’urgenza di trovare una soluzione a questo problema è diventata prioritaria, anche perché costringere delle persone con figli a carico a vivere a ridosso di una discarica di rifiuti, finita nei mesi scorsi al centro di uno scandalo nazionale per la pericolosità di alcuni rifiuti interrati in quei terreni, rende la vita e il futuro di quei bambini ancora più incerto e pericoloso.

“Il comune aveva avviato una progettazione di costruzione di nuove case a fianco di quelle già esistenti – conclude Percopo – ma il problema, oltre alla precarietà in cui vivono queste persone, è anche il luogo non adatto a farli vivere, con tutte le pericolosità che nasconde un terreno adibito a discarica e l’aria che viene respirata da questi bambini”.

  1. Giusto, due possibili strade:
    La piu’ saggia e meno onerosa per i CITTADINI ITALIANI e’ rispediteli tutti a casa loro.

    E’ troppo facile da parte dei politicanti spendere e spandere soldi . Tanto sono soldi dei contribuenti!!!!!!

  2. rimandateli a casa tutti sti delinquenti il più piccolo è pericoloso

  3. Adesso gli faranno le case popolari…. Che Rom subaffitteranno agli italiani che stanno in lista da 20 anni per averne una

  4. Si adesso il Comune e la Regione aiuteranno queste famiglie e invece per le nostre imprese e per i cittadini la Regione non ha mai soldi..VERGOGNA..chi gli ha detto di fare 70 bambini non avendo possibilità per mantenerli, ovvio li hanno fatti per fare pena e ottenere diritti e case, mica stupidi..e noi che paghiamo affitto e mutui con sacrifici siamo scemi..!

  5. c’e’ scritto che sono Rom non che sono stranieri, forse sono italiani.
    non voglio fare del buonismo gratuito, ma ci sono dei bambini, le soluzioni lette sopra sono solo delle frustazioni da sfigati

  6. Ah loro sono quelli che la violenza la subiscono?
    Nel loro caso la violenza subita è per loro scelta, visto che storicamente vivono di espedienti per scelta
    Nel caso degli Italiani invece la violenza è subita….
    Piccola differenza

  7. caro Favv,
    se oramai l’italiano ha il cuore di pietra, non è colpa sua :

    se i rom rubano (e rubano per tradizione e per dna),
    se i rom mandano i loro figli a fare la carità,
    se i roma VENDONO i loro figli,
    se sono apparentemente nullatenenti ma hanno denti d’oro e macchine costose,
    se tanti italiani sono diventati poveri ma non abbastanza poveri da non potersi permettere una casa popolare perchè i rom sono più che poveri,
    se ti rubano il portafoglio e arrestati, stanno il giorno dopo di nuovo a rubare anzi deridendo le forze dell’ordine,
    se tutto il buonismo viene fatto con i soldi di chi lavora e sopravvive,
    se tante cose che al momento non mi vengono in mente,

    finchè succede tutto questo è normale e pacifico dire ”mandiamoli a casa”, se loro sono nomadi in quanto non amano stare fermi in una determinata località e se non amano trovarsi un lavoro normale aprirsi una partita iva come tutti quanti se non accettano di pagare contributi per eventuali loro attività commerciali se non accettano di far pignorare la loro roulotte dall’ufficiale giudiziario di equitalia qualora richiesto, bhè finchè tutto ciò accade non si ha il ”diritto” : diritto di cosa dirai tu? Diritto di chiedere ”diritti”.
    Questo è il mio pensiero, non sono un naziskin ma per avere un diritto ci vuole prima il ”dovere”.
    Cordiali saluti.

  8. io dico la mia, se ogni persona fa un’offerta simbolica di 100 euro queste persone potrebbero vivere dignitosamente e non ai margini della societa’,ricordatevi che i rumeni fanno l’amore in un modo straordinario gente,provare per credere

  9. Scusate, io ho 85 anni e sono anche malato, ho lavorato tutta una vita e ho sempre pagato le tasse, ora ho una pensione di 500 euro circa, con cui ci devo pagare le cose per mangiare (perchè io le cose le pago, anche se scadenti dei discaunt), devo pagarci le medicine, devo pagare le bollette e l’affitto (perchè io bollette e affitto li pago, a costo di stare a digiuno).
    Che me la date una casa popolare, anche piccola, e un piccolo sussidio per poter campare dignitosamente fino a quando toglierò il disturbo? (sperando poi che ci siano i soldi per il funerale).
    Dimenticavo di dire che ho un solo piccolo difetto o “peccato originale”, non sono rom, ne rumeno, ne extracomunitario, ma italiano, figlio di italiani a loro volta figli di italiani, che hanno sempre lavorato e pagato le tasse.

  10. Signora Percopo, cominci lei a dare il buon esempio.
    Ospiti a casa sua qualche famiglia rom, ghli paghi anche il vitto e i vestiti, ovviamente prendendo un impegno scritto, registrato da un notaio, che fornirà il tutto vita natural durante.
    Documenti il tutto su giornali, radio e televisione e poi potremo riparlare della questione, al contrario le sue sono solo parole di buonismo, sul cui disinteressamento si possono nutrire anche buoni dubbi.

  11. Mi sembra di capire che in sintesi il ragionamento della percopo è che se non li aiutiamo, dandogli case, da mangiare, vestiti, macchine, divertimenti e soldi (certo non lavoro), se questi poi un giorno delinquono è colpa nostra.
    Quindi vengono anche sollevati dalle colpe della loro delinquenza, che ricaderebbero sugli onesti lavoratori che pagano le tasse e magari sono anche derubati da questi individui.
    Aspita che fine ragionamento da intellettualoide sinistroide con velleità buonistiche pseudo cristiane.

  12. sono nomadi quindi non stanziali, non avrebbe senso costringerli a rimanere per sempre in un posto, quindi sarei disponibile a pagargli il carburante o biglietto per tornare da dove sono arrivati per non rivederli mai più.
    Se queste comunità ROM non vogliono adeguarsi al nostro sistema civile e democratico (non perfetto) sicuramente migliore del loro modus vivendi et operandi allora non dovrebbero viver in Italia andassero altrove a rompere i c….

  13. Annate a sfratta i Di Silvio se avete il coraggio invece de piavvela coi morti de fame