M5S, Iannuzzi critica il referendum online: consultazioni falsate

Il deputato di Latina del M5S, Cristian Iannuzzi, attacca il referendum del movimento per la scelta del gruppo politico europeo. Scelta caduta sull’Ukip di Nigel Farage, una decisione fortemente «sostenuta» da Beppe Grillo in queste settimane, che è stata ratificata dal referendum online con ben 23mila voti sui 29mila espressi, quasi l’80%.
Non mancano, però, le polemiche per l’esclusione dei Verdi tra le opzioni di voto sul sito con militanti e parlamentari che parlano di «consultazioni farlocche».
L’INTERVENTO DI IANNUZZI. “Sono davvero avvilito – ha scritto il deputato pontino – per le modalità con le quali è gestito il portale del M5S. è evidente che stiamo soffrendo una mancanza di regole, di obblighi e di doveri di trasparenza e democraticità interna al MoVimento.
Pur non volendo mettere in dubbio la buona fede di Beppe Grillo, le consultazioni online di oggi, per scegliere a quale gruppo politico europeo aderire, sono falsate in quanto non si permette, agli iscritti al portale M5S, di avere una vera alternativa di voto tra i gruppi europei affini alle politiche del M5S.
Come iscritto al portale, come attivista, prima ancora che come Portavoce 5 Stelle, sono molto arrabbiato. di più, mi sento deluso, tradito. mi è stato e ci è stato tolto il diritto democratico di scegliere liberamente la politica da portare in europa, prima non dandoci la possibilità di elaborare in rete un vero e proprio programma europeo a 5 Stelle, ed ora impedendoci di avere altre opzioni oltre a quelle di destra, di adesione ad altri gruppi europarlamentari.
Per questi motivi ho deciso di non partecipare alle consultazioni di oggi.
C’è sempre modo di tornare sui propri passi, di rivedere i propri errori, di migliorarsi. se lo si vuole. se si comprende che la strada presa rischia di essere nefasta. se oltre a contare i voti, si ascoltano anche i consigli, le critiche e le varie opinioni della rete, quell’intelligenza collettiva che avrebbe dovuto supportare il nostro cammino politico.
Spero che, anche alla luce della crescente insoddisfazione che traspare tra i frequentatori della rete e tra gli attivisti locali, Beppe Grillo – in qualità di garante del MoVimento – abbia l’umiltà ed il coraggio di tornare sui propri passi, di ascoltare e di condividere con noi questo percorso di rovesciamento della piramide, attraverso la democrazia diretta, la trasparenza e l’onestà, per una vera RiVoluzione a 5 Stelle”.
a iannù e statte zitto! Così offri il fianco al nemico, anche tu confondi la libertà d’espressione con le direttive del partito, iannù fatte furbo, se hai delle critiche sacrosante da fare falle nelle sedi opportune non sbandierarle ai quattro venti dei media che non aspettano altro che macellare te ed il M5S.
condivido c’hai ragione e anche gli attributi !
Complimenti a Crippo, che non rinuncia a ragionare con la propria testa.
Queste consultazioni mi ricordano il Beninigni cameriere de “La vita è bella”, quando a cucine chiuse offre pietanze “unte unte grasse grasse” o un salmone con l’insalatina (l’unica cosa disponibile). Nel caso Farage, per non sbagliare, nemmeno si prevede la scelta sgradita ai guru.
Il problema però a mio avviso è strutturale e riguarda la c.d. democrazia diretta.
Come si fa a dire che è democratica la scelta di 23.000 persone su un totale di oltre 20 milioni di votanti? E’ evidente che questo sistema prevede cittadini/elettori di serie A (i pochi iscritti al blog, per di più da una certa data) e di serie B (i milioni di elettori che, pur non iscritti, danno fiducia al MoVimento).
Se questa è la nuova democrazia, personalmente preferisco di gran lunga quella vecchia.