Treno soppresso, pendolari passano la notte a Termini

30/05/2014 di
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Ore di attesa alla stazione Termini, un treno soppresso prima che iniziasse lo sciopero e 50 pendolari inviperiti che protestano ottenendo, dopo ore di attesa, un pullman per tornare a casa. E’ la drammatica disavventura capitata l’altra notte a un gruppo di pontini che dovevano tornare da Roma ad Aprilia, Minturno, Gaeta e Formia.
IL RACCONTO DELLA PENDOLARE ROSALBA RIZZUTO. “Sono le 3:50 del 29 maggio 2014, ora in cui per me si è concluso un viaggio inverosimile di 45 km iniziato a Roma Termini alle 23:00 del 28 maggio. Altri 27 passeggeri con destinazione diversa da Aprilia stanno ancora in viaggio per raggiungere le proprie case, la propria vita, che non ci appartiene più, deprivata di ogni tempo, spazio, affetto, diritto, da chi gestisce questi treni pensando di spostare pacchi. Arrivata alla stazione Termini intorno alle 23, mi accorgo che sul display l’ultimo treno utile per il profondo sud (il reg. 12285 delle 23:36 per Formia) non ha ancora assegnato il binario. Alle 23:10 appare la ferale conclusione dei nostri timori: SOPPRESSO. Niente altro.
Devono essere impazziti, è stato il primo pensiero: non possono sopprimere l’ultimo treno dei lavoratori, come facciamo a tornare a casa? Ci precipitiamo in massa all’ufficio assistenza clienti e esigiamo delle spiegazioni. Provano a rifilarci la balla dello sciopero. Nossignori, lo sciopero inizia alle 00:01 e tutti i treni prima di quell’ora devono espletare il servizio fino a fine corsa, questo è il mio punto fermo. E voi ci dovete fornire un mezzo sostitutivo per ritornare a casa!
Arrivano una dozzina di poliziotti, noi ci barrichiamo dentro l’Assistenza ed esigiamo che i responsabili siano tirati giù dal letto per risolvere il problema, che dalla sala dei bottoni hanno liquidato con una comunicazione a display alla clientela. La prima risposta è che il regolamento non prevede mezzi sostitutivi in caso di sciopero. Insisto che qui non si anticipa di un’ora uno sciopero proclamato a partire dalle 24, che le regole vanno rispettate, che è folle privare di un servizio costituzionalmente sancito (art.16) con la consapevolezza che la gente non ha alternative. Dopo un’ora di diatribe arriva la seconda proposta: vi apriamo la sala d’attesa ed aspettate il prossimo treno del mattino (alle 6:07 per Nettuno e 6:26 per Formia, i primi in fascia garantita durante lo sciopero).
A quel punto non ho più trattenuto l’indignazione e ho gridato loro che noi non siamo pacchi da lasciare in banchina o spostare in sale varie. Quel servizio universale che è il trasporto ferroviario lo abbiamo pagato e trenitalia ce lo deve fornire a tutti i costi!
Si riunisce nuovamente il sommo consiglio e alle 2:00 finalmente deliberano che per risolvere questo problema di ordine pubblico chiameranno una ditta di autobus. Molto gentilmente ci offrono di accomodarci nella sala d’attesa e distribuiscono un pacchetto ciascuno con bevande e snack.
Alle 3:00 arriva un autobus gran turismo che imbarca i 28 tenaci pendolari che si erano arroccati a Termini ad esigere il rispetto di un diritto negato. Domani, a mente più lucida, formulerò la denuncia a nome di tutti. Chi ha responsabilità di questo grave disagio deve pagare. Abbiamo subito un danno biologico (tutta la notte svegli), un danno esistenziale (privati della possibilità di tornare a casa), un danno economico (impossibilitati a riprendere il treno del mattino presto per ritornare a lavoro). Ci aspettiamo un risarcimento e, per una volta su un milione, un po’ di giustizia”.
  1. Siamo un paese del 4° mondo… trenitalia dovrebbe pagare multe milionarie per i disservizi ormai giornalieri che offre.. andrebbe chiusa,dovrebbero pagare in prima persona tutti i dirigenti.. e i pendolari non dovrebbero fare piu un biglietto,ma salire in massa sui treni bestiame..

  2. e il super dirigente moretti che si rifiutava di abbassare il tetto allo stipendio è passato a finmeccanica

  3. Non dobbiamo preoccuparci, ora super renzi, forte anche del grande consenso degli itagliani confermato dalle elezioni europee, troverà una giusta soluzione anche ai problemi delle ferrovie itagliane.
    Sono veramente felice ed orgoglioso del mio paese e soprattutto dei miei govvernanti passati e presenti!!!

  4. ci sono ancora categorie di dipendenti pubblici sindacalizzate che scioperano…..beati loro

  5. Complimenti a Renzi che non ha dato un calcio nel sedere a quel dirigente ridicolo che ha messo in Trenitalia, complimenti ai sindacati che hanno permesso lo sciopero un ora prima dell’orario.
    Complimenti a chi ancora vota mafiosi!

  6. Io ero sul treno per Minturno-Scauri che sarebbe dovuto partire alle 17:56, uno dei pochi treni garantiti anche in caso di sciopero… è partito poco dopo le 20:00… è successo di tutto… quelle poche informazioni che arrivavano da chi continuava a salire sul treno già stracolmo all’inverosimile parlava di un’aggressione fisica al capotreno, polizia e ambulanza… sicuramente poco in confronto al racconto di Rosalba… Durante le due ore e passa di attesa ho notato che tra i vari treni regionali soppressi ed in forte ritardo, i frecciarossa/argento non avevano ritardo o al massimo 5/10 minuti… Il fatto è che quando si presentano questi eventi come lo sciopero chi lo prende in quel posto sono sempre i pendolari di bassa fascia…