Al Karama, i cittadini al sindaco: ecco le nostre richieste

12/05/2014 di
Al Karama26324151

Il comitato “Amici del borgo” di Bainsizza ha scritto una lettera aperta al sindaco Di Giorgi sulla questione “Al Karama”.

“Il comitato – si legge nella lettera – intende metterla al di una pressante richiesta avanzataci nel corso di una recente riunione da un
nutrito gruppo di giovani ed adolescenti del quartiere i quali avendo preso atto dei lavori in corso di realizzazione del villaggio contiguo al sito di “Al Karama”, che dovrebbe ospitare circa 95 persone di etnia rom e/o sinti, ci hanno spinto a formalizzare le seguenti richieste alla Amministrazione Comunale di Latina. Preso atto degli ultimi episodi accaduti, Il Comitato riunitosi in data odierna ha deliberato di prendere le distanze da quanti, sia italiani che stranieri, usino violenza o azioni intimidatorie; Il Comitato Amici del Borgo intende affiancare le istituzioni affinchè si creino condizioni di vivibilità e di rispetto dell’ambiente e delle persone.
Pertanto condanniamo tutti coloro che in maniera strumentale vogliono offendere la bontà dei Borghigiani che proprio per questa disponibilità hanno subito tutta una serie di servitù che vanno ricordate, quali discarica di Borgo Montello, impianti Biogas, depositi di compost, pollifici e in ultimo, ma non meno importante il Villaggio in costruzione Al karama.

Essendo noi propositivi suggeriamo alle Amministrazioni, ognuno per le proprie competenze i seguenti spunti:
1. Che il costruendo villaggio rimanga “bloccato” anche nel futuro alle dimensioni progettate ed in corso di realizzazione, affinchè non si aumenti nel futuro il numero delle persone che vi saranno accolte ed ospitate;

2. Che sia avviata un’opera di smantellamento e di bonifica dell’attuale sito di “Al Karama” ove sono ospitati i rom e/o sinti – contiguo al costruendo villaggio – da realizzarsi contestualmente alla realizzazione del villaggio stesso;

3. Che sia realizzato nell’area recuperata del sito di “Al Karama”, appositamente bonificata da ogni tipo di costruzione, un frutteto sperimentale;

4. Dotare, il nuovo Villaggio, di un posto di Polizia, 24 ore su 24 ed un centro di Primo Soccorso sanitario, messo a disposizione di tutta la Comunità residente.

L’ intento delle proposte avanzate è quello duplice, di limitare e di non consentire eventuali espansioni del villaggio, mantenendo dunque numero limitato di rom e/o sinti affinchè sia sostenibile dal Borgo per giungere ad una sempre maggiore integrazione degli stessi con la comunità che li ospita. Continuiamo a ribadire che il Comitato “Amici del Borgo”, non condivide, nessun tipo di strumentalizzazione, ed in modo particolare di carattere politico, sia da parte dei Borghigiani che delle persone ospitate nel Villaggio stesso, ma è a favore della civile convivenza tra le diverse etnie, sulla base di leggi e regole rispettate da tutti”.

La lettera è firmata dal presidente dell’associazione Giuliano Pagura e dal presidente onorario Italo Di Cocco.

  1. Se proprio deve essere costruito…mi paiono richieste legittime da parte degli abitanti del Borgo

  2. Signor Di Cocco, mi permetta una proposta: perchè non offre anche pranzo e cena a queste persone, magari in un noto ristorante del lungomare, tanto per fare un nome italo il velletrano?

  3. questi ROM girano senza patente (nemmeno la maggiore età), senza assicurazione, senza voglia di costruire nulla.. solo rubare indisturbati nelle nostre proprietà.. violare la nostra intimità e toglierci la tranquillità di vivere dentro e fuori casa nostra! il territorio bonificato dai nostri nonni non da ROM!

    i NOSTRI RAGAZZI senza casa e senza lavoro.. oltretutto.. devono vedere case nuove costruite con le nostre tasse per i zingari?? mettiamoli in centro a Latina… facciamoci quattro risate per bene…

  4. Sognate sognate…. Secondo amplieranno il villaggio esistente, aumentando di molto il numero dei residenti, e basta…

  5. E chi paga per tutte queste richieste?
    Gli Italiani senza lavoro?senza casa? E senza futuro per i propri figli?
    MANDATE A CASA LOROOOOOOOOO.!!!!
    Se siete dei veri politici( ovviamente non lo siete), sistemate prima gli ITALIANI e poi gli stranieri( oltretutto pericolosi per la societa’).
    L’integrazione si ha quando i PADRONI DI CASA STANNO BENE e poi si puo’ offrire ospitabilita’ SELEZIONANDO ALLA DOGANA LE PERSONE UTILI ALL’ITALIA.
    Cosi’ funziona in tutte le parti del mondo tranne che in ITALIA.
    Comitati, dicriminazione, razzismo, integrazione……………….
    Ma di che C….zo state parlando!!!!!!!!!!!!!