Aprilia, Arte in Classe celebra la sconfitta dei nazisti

05/05/2014 di
15- Guadagnuolo Arte in Classe -Sbarco di Anzio-Nettuno

Anche “Arte in classe” celebra il settantesimo anniversario della storica battaglia che determinò la sconfitta dell’armata tedesca e l’avanzata degli Alleati verso la liberazione di Roma.

Sabato 10 maggio 2014, alle ore 17.00 presso la Biblioteca Comunale – Sala Manzù di Aprilia (LT) sarà presentata la mostra “Arte in Classe” 12ª Edizione, Patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Aprilia (LT), la quale testimonia una rilevante esperienza che ha come obiettivo il raggiungimento di risultati creativo-artistici anche in ambito psicologico.

Il Progetto della mostra è una ricerca che volge soprattutto sull’universalità dell’arte cercando di suscitare l’attitudine a un’arte visiva che permetta la contaminatio con la letteratura, la musica, la scienza, il teatro, il cinema, la fotografia ecc., secondo tematiche ben precise; una vera sintesi di linguaggi, che assieme alle nuove tecnologie possono essere motivo di nuovi modi di formazione nell’allievo senza limitarne la creatività.

Francesco Guadagnuolo, Ricercatore didattico e divulgatore culturale ha ideato “Arte in Classe”, dodici anni fa, che ha portato i suoi workshop creativi a imporsi in campo nazionale e con un certo interesse anche in campo internazionale poiché riconosciuti come esempio e risorsa di ricchezza d’idee per la Scuola Italiana.

Da dodici anni, i workshop diretti dal Maestro Guadagnuolo sono chiamati Centro di Ricerca Arte in Classe, rivolti alla fascia di età 11/14 anni (considerata la più creativa). Essi vengono svolti ogni anno nella Scuola Secondaria di 1° grado dell’Istituto Comprensivo “Giacomo Matteotti” di Aprilia.

La preparazione dei Workshop “Arte in Classe”, ha permesso al Prof. Guadagnuolo, anche su sollecitudine dell’indimenticabile Prof. Giovanni Bollea, di teorizzare un nuovo insegnamento dell’arte nella Scuola ciò ha consentito al Prof. Bollea di scrivere diversi saggi su questo metodo di lavoro. L’allievo opera creativamente su norme estetiche-comunicative offrendo un iter espressivo, in una vera formazione educativa-psicologica, che guarda al mondo che cambia e che porta a riflettere sulla storia politica, economica e scientifica di diverse Nazioni. «Questa visione delle cose – scrive lo storico e critico Sante Montanaro in riferimento al piano di lavoro di Guadagnuolo – riporta la conoscenza al superamento delle divisioni tra arti maggiori e minori, e l’arte si incontrerà sempre di più con la tecnologia, creando una mentalità nuova ed un nuovo modo di leggere la realtà, portando l’uomo ai confini del mistero della vita. Con questo nuovo atteggiamento nei confronti del conoscibile, alla cultura sarà restituita la sua più brillante vitalità».

Ed è per tutti questi contenuti che è piaciuto al Prof. Guadagnuolo accostare “Arte in Classe” a quella prestigiosa scuola tedesca che è stata la Bauhaus “casa della costruzione”, che tanto ha influito su qualsiasi forma d’arte. La Bauhaus non vedeva separazione tra arte, artigianato e design industriale, una ricerca posta fra modelli di bellezza e proprietà tecnica ed è così che ha pensato di chiamare Guadagnuolo la sua“Arte in Classe, verso una Bauhaus del Terzo millennio”.