Rio Martino, conferenza dei servizi per liberare il porto-canale

22/04/2014 di
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Il Comune di Latina tenta di salvare la stagione dando la possibilità di ormeggiare le barche al porto-canale di Rio Martino. Il sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, convocherà urgentemente una ulteriore conferenza dei servizi per cercare, nonostante tutto, di sbloccare la situazione e a tal proposito ha avuto un colloquio telefonico con il presidente della Provincia, Salvatore De Monaco, che ha dato la propria disponibilità a partecipare.

E’ quanto emerso dall’incontro di questa mattina tra lo stesso primo cittadino e il comitato dei diportisti di Rio Martino “Amici del mare”, che avevano chiesto di essere ricevuti dal sindaco per esprimere le loro preoccupazioni, che sono anche e soprattutto le preoccupazioni del sindaco.

Il Comune di Latina non può provvedere all’assegnazione di posti barca fino a quando la Provincia non metterà a disposizione il piano di utilizzo dei pontili, unico elemento che può sbloccare la situazione.

Pertanto il Comune di Latina è già pronto per emanare un avviso pubblico per assegnare la gestione provvisoria della darsena in attesa del completamento dei lavori: l’unica soluzione per salvare la stagione è emanare l’avviso per la gestione provvisoria dei pontili così da garantire gli operatori del settore ed evitare ripercussioni negative sull’economia locale.

Il sindaco Di Giorgi ha quindi indetto una ulteriore conferenza dei servizi, con la partecipazione di tutti i soggetti coinvolti, per chiedere ancora una volta alla Provincia di compiere le necessarie azioni al fine di predisporre gli atti per salvare la stagione estiva.

“Ribadisco che l’Amministrazione comunale è pronta ad attuare tutte le necessarie iniziative per scongiurare il rischio di un blocco ulteriore delle attività in vista della prossima stagione – afferma il sindaco Di Giorgi – Il percorso individuato è l’emanazione, in via provvisoria e nel rispetto delle regole dell’evidenza pubblica, di una gara per consentire l’utilizzo del porto-canale per la nautica da diporto in tempi rapidi, e per questo siamo in attesa del piano pontili della Provincia. E’ fondamentale che l’amministrazione provinciale faccia i suoi passi, in mancanza dei quali c’è il blocco delle attività nel porto-canale, con tutte le negative ripercussioni non solo sul piano economico ma anche in ambito sociale per il pesante impatto derivante dal collasso di questo micro sistema economico”.

  1. Ma quand’è che se ne va il brillantina e tutti gli accoliti della provincia?

  2. Non sono esperto in materia, ma vorrei fare delle considerazioni in base ad un vecchio commento ad un articolo sull’argomento:
    1) Rio Martino è uno dei maggiori canali di raccolta e drenaggio dell’acqua dal territorio pontino e per tale scopo fu realizzato a suo tempo.
    2) Quindi In caso di piogge abbondanti e ondate di piena dei canali ad esso affluenti si devono aprire le chiuse per far defluire l’acqua in modo immediato ed evitare allagamenti.
    3) Cosa facciamo allora in caso di piena? Non apriamo le chuse, per evitare che l’onda di piena trascini via le barche ormeggiate, preferendo che i canali straripino e che la piana si allaghi? E nel caso si decidesse (ah quale ardire!) di aprire le chiuse, le barche ormeggiate non sarebbero da ostacolo al normale deflusso dell’acqua?
    Credo che Rio Martino debba essere utilizzato esclusivamente per lo scopo per il quale fu realizzato e che per le imbarcazioni debba essere realizzata un’apposita struttura, senza però gravare sulle tasche dei contribuenti, ma a totale carico dei diretti interessati

  3. i progetti del genere hanno la sola valenza “politica” non tecnica e scientifica, poi dopo ci si lamenta delle dissesto idrogeologico del Paese e delle conseguenze tragiche.
    Questa sembra una nazione abitata da un popolo che ha ingoiato digerito e defecato la coscienza.

  4. D’accordo con Ugo. Rio Martino rappresenta l’inefficienza della nostra ”classe” politica incapace ed incravattata, pronta solo a tagliare i nastri per inaugurare opere inutili e che costano milioni di euro.
    La bocca di porto che hanno costruito è peggio di quella che c’era prima perchè raccoglie solo sabbia (effetto ”bagnarola”) essendo stata costruita troppo vicino alla costa e con i 2 pontili che quasi si uniscono; era meglio aumentare il fondale, a 300 metri dalla costa, con i 2 pontili di diversa lunghezza (es.: 1 km quello a nord e 600 metri quello a sud).

  5. ….se gli scienziati incravattati e parassiti avessero semplicemente ascoltato qualsiasi pescatore che “conosce” le maree non per sentito dire o conosciute sui libri …ma per esperienza diretta di decine di anni ….e mi permetto di dire anche parecchi …avrebbero saputo che tale configurazione di “foce” sarà per “l’ eternità” insabbiata e sarà necessaria una manutenzione talmente costante e economicamente pesante che diventerà un problema finanziario per la collettività. Il problema vero è che TOLLERIAMO TUTTO questi soggetti dovrebbero pubblicamente giustificare tali incompetenze …..e la magistratura indagare se tali opere avevano i requisiti tecnici per essere realizzate sperperando denaro PUBBLICO.