Criminalità ad Aprilia, l’allarme del Governo

“Il governo questa mattina rispondendo alla Camera all’interrogazione presentata dal Deputato Fauttilli ha confermato le preoccupazioni espresse sul livello di penetrazione della criminalità organizzata ad Aprilia e nel territorio del Lazio sud.
“Non ci sono solo le dichiarazioni del pentito Schiavone sui rifiuti tossici a Cassino e nella provincia di Latina” ha detto Federico Fauttilli intervenendo per i Popolari per l’Italia “a dimostrare l’interesse della malavita per questo territorio. Proprio qualche mese fa, nella valle del Media Amaseno, nel comune di Maenza, si sono verificati addirittura sei incendi di fienili in aziende di allevamento di bestiame e, in particolare, di allevamenti di bufale. E a tutt’oggi, non conosciamo quali sono stati i risultati delle indagini. Oltre ad alcuni arresti non si è andati: i colpevoli sono ancora ignoti e ciò è estremamente grave perché atti di criminalità così gravi non si sono mai verificati in quell’area. L’evento di domenica scorsa a Latina, promossa dall’associazione ‘Libera’ proprio per denunciare la diffusione dell’insediamento della mafia, dimostra che una particolare attenzione da parte del Governo per questi territori è assolutamente necessaria e urgente”.
Nella sua risposta il sottosegretario all’Interno Gianpiero Bocci ha sottolineato che “nell’area di Aprilia, in particolare, gravitano elementi legati alla ’ndrangheta, principalmente dediti al traffico di stupefacenti, mentre la delinquenza comune, locale e romana, ha una spiccata propensione ai reati contro il patrimonio. Per altro verso, negli ultimi anni si è registrata una forte immigrazione di cittadini extracomunitari, soprattutto di nazionalità rumena, specializzati nella clonazione di carte di credito e bancomat. Va anche osservato, infine, che gli indici di delittuosità nel comune di Aprilia fanno registrare, nel confronto tra gli anni 2012 e 2013 (sulla base dei dati attualmente disponibili, relativi ai primi undici mesi) una flessione dei delitti consumati pari al 15,3 per cento, con significative diminuzioni per quanto concerne le rapine, le lesioni dolose e i furti in abitazione. Le situazioni di particolare problematicità, tuttavia, non sono tanto da collegare alla delinquenza comune e ai reati contro il patrimonio, bensì alla capacità di penetrazione della criminalità, in particolare nell’economia legale e negli appalti. Massima attenzione, dunque, da parte delle forze dell’ordine che da tempo agiscono con un impegno crescente finalizzato a salvaguardare un territorio che per la sua posizione geografica e la sua forte dinamicità economica e sociale risulta particolarmente appetibile alle organizzazioni criminali di tipo mafioso”.
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