Comune di Latina, la Giunta approva il bilancio consuntivo

01/04/2014 di
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La giunta comunale ha approvato questa mattina lo schema di Bilancio consuntivo dell’anno 2013, con un mese di anticipo rispetto al termine fissato del 30 aprile. Ora il documento passerà all’esame dei Revisori dei Conti, quindi in Commissione e infine sarà portato all’esame del Consiglio comunale. Il sindaco Giovanni Di Giorgi e l’intera giunta hanno espresso soddisfazione e apprezzamento per il lavoro svolto dall’assessore e dagli uffici comunali, confermando la volontà di procedere quanto prima all’approvazione del nuovo Bilancio di Previsione.

L’ASSESSORE. Dal punto di vista tecnico l’assessore al bilancio, Alessandro Calvi, ha commentato: «Nel percorso di attuazione delle scelte e delle linee strategiche dell’amministrazione il Rendiconto di gestione rappresenta, in cifre, la realizzazione degli obiettivi dell’Amministrazione per l’anno 2013. Con lo sforzo di tutta l’amministrazione si è riusciti a rispettare il Patto di stabilità, il che ci consente di poter continuare l’opera intrapresa con maggiore slancio e soddisfazione. Nel contempo si attesta il rispetto dei limiti di spesa imposti dalla normativa vigente, che consente di poter programmare le spese in un’ottica di ottimizzazione delle stesse e aumento della produttività dei servizi offerti dall’Ente. Dal lato entrate si evidenzia che la scelta fatta in sede di Bilancio di Previsione di non aggravio della pressione fiscale comunale ha consentito, comunque, il rispetto dei parametri di Bilancio, con l’encomiabile sforzo di tutta la macchina amministrativa comunale per mantenere, se non migliorare, i livelli qualitativi dei servizi offerti, anche nell’attuale ciclo di crisi finanziaria globale. Dal lato degli investimenti – prosegue l’assessore Calvi – si sono potuti finanziare molteplici interventi sia per la realizzazione di opere pubbliche cittadine, sia per la manutenzione del patrimonio comunale, con attenzione agli edifici di uso pubblico. Questo pur nella estrema sofferenza degli introiti comunali per concessioni edificatorie che si registra a causa della stagnazione degli investimenti immobiliari. Al contempo si è potenziata e si sta potenziando la
lotta all’evasione della fiscalità comunale, con risultati positivi sia per le finanze comunali, che per la responsabilizzazione civica dei cittadini. Il risultato della gestione complessivamente ha portato un avanzo di amministrazione che si potrà utilizzare nella nuova programmazione finanziaria, anche se sottoposta ai gravosi limiti di destinazione vincolata e di finanza pubblica. Preme sottolineare che dal punto di vista finanziario ora la prospettiva è verso la predisposizione del nuovo Bilancio di Previsione, nella speranza che si chiariscano i provvedimenti nazionali sulle risorse fiscali proprie e derivate riconosciute ai Comuni. Altra sfida, per anno in corso, è il cambio epocale della finanza pubblica, nonché della normativa ad essa collegata, prevista per armonizzare i sistemi contabili pubblici locali, nazionali e europei. Voglio ringraziare gli uffici comunali per il grande e puntuale lavoro svolto e anche per la grande abnegazione con cui si sta
operando per la predisposizione, nel più breve tempo, del Bilancio di Previsione».

IL SINDACO. «Anche il Consuntivo conferma che il nostro è un Comune virtuoso – afferma il sindaco Giovanni Di Giorgi – Nonostante i notevoli e continui tagli operati dal Governo verso i Comuni siamo riusciti, con notevoli sforzi, a tenere sotto controllo le finanze, senza gravare sulle tasche dei cittadini e garantendo il livello dei servizi. È chiaro che sarà sempre più difficile riuscire a mantenere questi equilibri finanziari e gli investimenti, pur minimi, in opere pubbliche: ribadisco la necessità da parte del Governo di non penalizzare i Comuni virtuosi, di prevedere meccanismi che possano allentare i vincoli del Patto di stabilità e fornire ai Comuni le risorse necessarie a fornire adeguare risposte ai cittadini. Da questo punto di vista occorre entrare nell’ottica che i Comuni rappresentano un anello essenziale per l’avvio della ripresa economica e per l’equilibrio sociale del Paese intero, e non il soggetto su cui scaricare tensioni e difficoltà economiche.»