Attentati anarchici, indagato un uomo di Fondi

26/02/2014 di

L’attentato alla caserma del Ris all’interno del parco Ducale di Parma, il pacco bomba all’allora sindaco di Bologna Sergio Cofferati, i due attentati dinamitardi alle caserme dei carabinieri di Genova Prà e di Genova Voltri ma anche l’attentato incendiario a una macchina della croce rossa.

Cinque episodi, tutti ascrivibili a un gruppo di anarchici che, con responsabilità diverse per l’uno o l’altro attentato, hanno preso come base operativa e decisionale Genova. Per questi 11 anarchici indagati, tra i quali un uomo di Fondi, la procura di Genova ha chiesto la custodia cautelare, negata dal gip. Una decisione contro la quale il pm è ricorso al Riesame.

Secondo l’accusa gli attentati alle caserme dei carabinieri del 2005 (quelli di Genova nel marzo e quello di Parma nell’ottobre) vennero probabilmente pianificati nella riunione clandestina che promosse la campagna anarchica ‘Parchi pulitì, una riunione alla quale presero parte alcuni degli anarchici informali indagati. Alcuni di questi presero parte anche alla riunione, tenuta a Bologna nel 203, durante la quale si decise l’adesione alla Federazione anarchica degli Informali.