Infermiere aggredito, Usb Sanità: “Polizia non è la soluzione”

20/02/2014 di
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«La polizia non è la risposta ai problemi dei pronto soccorso». Lo sostiene Sabino Venezia dell’Usb Sanità, dopo il caso dell’infermiere Marco De Marco, delegato del sindacato, colpito da infarto ieri dopo aver subito un’aggressione al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina.

«Le condizioni di Marco sono stabili ed è stato trasferito in Cardiologia – rassicura Venezia – Ciò non toglie che le reazioni e le risposte ufficiali giunte dopo l’aggressione siano assolutamente insufficienti e rischiano il paradosso». Domani i lavoratori dell’ospedale si riuniranno in assemblea per esprimere solidarietà al collega.

«Non basta chiedere la presenza costante della polizia al pronto soccorso, come avanza il Collegio Ipasvi che rappresenta gli infermieri – prosegue Venezia – È necessario mettere mano ai problemi strutturali della sanità e smetterla di tagliare servizi e personale. La sicurezza dei lavoratori passa attraverso la certezza della cura per i pazienti, un servizio di qualità ed in tempi reali rappresenta la vera risposta ai bisogni di salute della popolazione. Mentre a seguito dell’aggressione di ieri è in corso una riunione della direzione generale della Asl Latina – evidenzia il rappresentante Usb – denunciamo il mancato coinvolgimento dei lavoratori del pronto soccorso, diretti interessati dalla disorganizzazione del servizio ed unici a pagare il conto».

«Del resto – continua – anche sui lavori di ristrutturazione dei locali di emergenza l’amministrazione della Asl non ha ritenuto opportuno confrontarsi con i lavoratori, con il risultato che sono state duplicate le stanze dei primari e non esiste ancora un locale idoneo per le salme. I lavoratori del pronto soccorso del Goretti, medici ed infermieri prevalentemente precari, saranno domani in assemblea per manifestare la loro solidarietà al delegato aggredito, per sollecitare uno studio accurato sui fattori di rischio del proprio lavoro, non ultimo lo stress lavoro correlato che ha provocato l’incidente di ieri, e per decidere eventuali forme di lotta», conclude Venezia.

  1. Ringraziate la Polverini.. questo è il frutto del suo lavoro..

  2. esatto e prima ancora di marrazzo e così via fino al primo presidente della regione istituita nei primi anni 70.
    20 regioni 20 buchi neri inghiottitoi di denaro pubblico diventati feudi inespugnabili di cricche e lobby partitocratiche che s’arricchiscono a dismisura con i nostri soldi, distruggendo tutto senza avere in cambio nulla se non devastazione e miseria.

    Propongo al M5S di fare battaglia politica per abolire le 20 Regioni e lasciare le 110 Province.

    Qualcuno di Voi sa quanto ci costano le 20 Regioni all’anno? Se vi dicessi la cifra non ci credereste!