Metro leggera, il Pd: “Blocchiamo l’iter”

19/09/2010 di

Il Pd interviene ancora sulla metro leggera di Latina. Claudio Moscardelli, Maurizio Mansutti, Giuseppe Campagna, Antonio Cozzolino, Giorgio De Marchis, Fabrizio Mattioli, Mauro Visari espongono la loro analisi della situazione.

“Abbiamo capito – scrivono in una nota – che nel ribadire l’importanza della metro tramvia su gomma, spacciata per metropolitana, occorre evitare di fare brutte previsioni perché oggi non possiamo sapere cosa succederà tra tre o quattro anni, ossia quando sarà ultimata la costruzione di questi filobus travestito da treno,che viaggerà alla velocità di 20 km orari.Quando entrerà in esercizio il tramvia su gomma e chiederemo alla Regione il contributo per Km di percorrenza, sapremo come effettivamente saranno le cose.

Oltre all’introito previsto del contributo regionale ogni anno per 30 anni, c’è anche da aggiungere la garanzia del Comune sui ricavi derivanti dal traffico dei passeggeri per tutta la durata della Concessione. Insomma, la maggioranza che ci ha amministrato spiega che la speranza è stata alla base della valutazione dell’interesse pubblico e della conseguente assunzione di responsabilità da parte del Comune di Latina.

Il taglio fatto dal Governo per i prossimi anni per miliardi di euro alle Regioni, compreso il Lazio che ha in più il debito sanitario rispetto alle altre regioni, ci dice chiaramente quale sarà lo scenario futuro. I punti essenziali della situazione sono i seguenti.

L’opera non ha carattere strategico bensì limitato e lo strumento prescelto è inadeguato anche all’obiettivo limitato. L’obiettivo era un collegamento veloce con la stazione ferroviaria per favorire l’utilizzo del treno, oltre alla mobilità dei cittadini. La maggior parte del traffico è costituito dai pendolari che utilizzano il treno per andare a Roma o da coloro che per varie ragioni si recano a Roma e che potrebbero trovare conveniente utilizzare il treno anziché l’auto. Impiegare 30 minuti dalla stazione delle nuove autolinee alla stazione ferroviaria è eccessivo. Non si tratta di fare in 30 minuti la distanza di 10 km come se fossimo in una grande metropoli. Se da cittadini dobbiamo prendere l’autovettura e recarci alla nuove autolinee per parcheggiare e prendere il tramvia su gomma per arrivare alla stazione FFSS, non abbiamo tempi convenienti. I tempi si allungano se consideriamo la percorrenza dal quartiere ex Q4 (Nuova Latina). Per la mole di finanziamenti pubblici impegnati – oltre 80 milioni di euro – sarebbe stato meglio realizzare l’autostrada Mare Monti, strada a quattro corsie prevista dal PRG, finanziata dalla Regione con i 10 milioni di €. Un servizio di navetta bus per la stazione ferroviaria sarebbe molto più rapido: i parcheggi di scambio automezzo privato e bus pubblico presso la nuova stazione delle autolinee servono anche per prendere il tramvia su gomma. Strategico e rivoluzionario sarebbe prevedere oltre alla strada Mare Monti un corridoio su ferro per salire sul treno al centro di Latina (per esempio, sempre zona autolinee nuove) e scendere a Roma Termini il tutto in 35 minuti. Quest’opera, ossia pochi Km di ferrovia per immettersi sulla linea attuale Roma- Formia, decongestionerebbe la Pontina, rivoluzionando veramente la mobilità.

2) La sostenibilità economica, al di là dell’efficacia dell’opera, è basata sull’auspicio dell’intervento regionale. Viste le dimensioni dell’opera e il livello di possibile esborso economico a cui il Comune è tenuto in caso di mancata erogazione dei fondi regionali, si dovevano imporre decisioni diverse da parte dell’Amministrazione Comunale, a fronte dell’assenza di obblighi sottoscritti da parte della Regione sul versamento di tutto o parte del contributo richiesto. Senza fare le cassandre, ma cosa accade se non c’è il contributo regionale? Il bilancio del Comune di Latina sarà vincolato al finanziamento economico di questa follia. Non si può amministrare con questa disinvoltura. Il rischio è talmente alto e del tutto rimesso alla volontà di terzi, in questo caso alla Regione.

Cosa si deve fare. Dobbiamo bloccare l’iter procedurale, istituire una Commissione di esperti che supporti l’apertura del contenzioso con la società agendo in via di autotutela con la revoca di ogni atto inerente la procedura che ha condotto all’approvazione del progetto. Prima c’era una maggioranza di governo che si era assunta la responsabilità di approvare quest’opera. Oggi c’è il Commissario di Governo che condivide le obiezioni da noi espresse. Proceda il Commissario nel salvaguardare il futuro del Comune non assumendosi la responsabilità con ulteriori atti di proseguire con questa follia. Il PD si adopererà per informare e mobiliare a popolazione affinché venga messo uno stop al progetto e si ridiscuta tutto. A questo scopo chiediamo ufficialmente e con urgenza di incontrare il Commissario Nardone”.

  1. Ben vengato da parte di qualsiasi schieramento politico azioni tese a bloccare questo progetto che è stato ufficializzato come sbilanciato a favore dell’imprenditore privato e a sfavore dei cittadini latinensi che, se il progetto andasse disgraziatamete avanti, sarebbero penalizzati con debiti per almeno trent’anni. Questo è il contratto capestro che ha firmato l’ex Sindaco di latina e la sua malDESTRA Amministrazione.

  2. Se il Commissario straordinario Nardone avrà il coraggio potrà far annullare tutti i contratti stipulati con il Privato per la realizzazione della metro leggera… un postilla del cipe ne permette l’annullamento…!!!
    staremo a vedere le prossime mosse del Commissario che fino adesso dobbiamo ammetterlo sta facendo un ottimo lavoro… era partito male riconfermando il Direttore Generale Taglialatela che portava aventi il governo ombra dell’ex Sindaco Zaccheo ma adesso si è liberato anche di chi insieme a zaccheo rischiava di mettere in ginocchio la nostra città!!!