Pronto soccorso nel caos, ambulanze senza barelle

07/01/2014 di
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Ancora una volta il pronto soccorso dell’ospedale Goretti affonda nel caos più totale. Pochi medici, pochi spazi, poche attrezzature e una richiesta enorme di assistenza da parte dei cittadini hanno ancora una volta bloccato il reparto, tra l’indignazione più totale di pazienti e personale sanitario.

Un problema annoso che la Regione non risolve, nonostante il pronto soccorso di Latina sia il secondo più affollato in tutto il Lazio. Inutili, evidentemente, le numerose segnalazioni effettuate negli ultimi mesi.

«La paralisi della sanità in provincia di Latina è ormai arrivata – commenta Giuseppe Simeone (FI). Il pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Goretti è paralizzato. Le ambulanze del 118 sono ferme perché le barelle che vengono utilizzate per trasportare i pazienti si trasformano in letti di fortuna a causa dell’assenza di posti nella struttura. I pazienti che avevano delle emergenze erano costretti ad attendere l’arrivo delle ambulanze più vicine disponibili e quindi provenienti da Priverno e da Aprilia. L’emergenza c’è e, a causa dell’incapacità del presidente Zingaretti di raccogliere i nostri appelli ad intervenire subito per far fronte a questa situazione, si legge sul volto e nella sofferenza delle persone costrette nei corridoi da ieri, private della loro dignità e della dovuta assistenza».

«Il tutto con medici e personale infermieristico – aggiunge Simeone – costretto a lavorare in condizioni che nulla hanno a che vedere con quello che dovrebbe essere il rispetto del diritto alla cura di ciascuno. Questo modo di intendere la politica e l’amministrazione della cosa pubblica non ci appartiene. Zingaretti continua imperterrito ad ignorare quanto accade nel territorio che l’onore di governare e a non capire che stiamo parlando della vita delle persone e che la salvaguardia di un diritto come quello alla salute non può essere mai considerato un costo non sostenibile. Noi tutto questo lo avevamo preannunciato purtroppo. E se pensiamo alla carenza del 118 e delle ambulanze che non hanno un medico a bordo il quadro dell’emergenza nella nostra provincia diventa disastroso e desolante. Sino ad oggi Zingaretti non ha voluto o sentito il dovere di modificare la vergognosa gara d’appalto per la riorganizzazione dell’Ares né lo stato dei pronto soccorso e siamo al collasso. Magari di fronte a tutto questo si sveglierà dal torpore. In attesa che il miracolo avvenga provvederemo a scrivere al nuovo sub commissario per la sanità Renato Botti nella speranza che almeno lui sappia non solo ascoltare chi ha a cuore il bene dei nostri cittadini, ma soprattutto sappia intervenire immediatamente».

  1. Io ci lavoro al santa maria goretti e secondo me non faranno niente…. devono riaprire gli ospedali se si vuole cambiare qualcosa

  2. è inutile fare tutti questi resoconti!se negli ultimi 20 anni non avessero rubato tutti i nostri soldi ora l Italia sarebbe un paese diverso!ora i problemi sono diventati davveroinsormontabili

  3. Volevo anche ricordare ,visto che qlc che legge ci lavora, che qualche volta un po più di umanità verso i malati aiuterebbe davvero molto!invece lavorare in un ospedale o lavorare io un canile mi da la sensazione che x molti sia la stessa cosa!!a qlc addirittura farei fare cambio x un giorno con un malato!!vorrei proprio sentire come si sta!!

  4. purtroppo, immaginando la situazione, credo diventi difficile anche per chi ci lavora con il tempo essere sempre ‘pazienti’ e gentili.. mancano le attrezzature, i posti letto, persone che si lamentano con il personale quando non può fare più di quello, magari gli urlano anche la rabbia contro.. io con quello stress sarei il primo ad essere meno gentile

  5. Cominciamo col cacciare dall’Italia tutti gli stranieri e gli zingari che affollano i prontosoccorsi e gli ospedali, magari perchè hanno il mal di testa o sono ubriachi, senza però pagare tasse e contributi!!!
    Non ci credete, andate e constatate di persona!!!

  6. il caro Simeone, invece di spargere al vento trite frottole, si ricordi la depredazione della Sanità iniziata dal suo Storace -che ha creato l’enorme deficit- e proseguita dalla Polverini, con i suoi tagli lineari da salumiere…….tutti capaci così di risolvere i problemi, chiudendo di botto strutture preziose (Cori, Sezze, ecc…..) solo da riorganizzare. Chiudere tutte le strutture sanitarie sul territorio ha portato a questo; è vero anche che ci si rivolge al pronto soccorso (e al 118) per banalità sconcertanti, tipo il mal di testa o il dolore al ginocchio, ma questo è dovuto all’inefficienza degli studi medici di base, ormai fabbrica solo di ricette. Era stato istituito un ticket tagliacode di 25 € per i codici bianchi: è rispettata questa normativa ?

  7. non ci dimentichiamo anche i guai del – della – sig. MARRAZZO!!!

  8. Critiche, lamenti e basta!!! Ci vuole un nuovo ospedale con una capacità all’altezza della popolazione provinciale! Poi magari con un bel cartello di divieto di accesso ai tutti i politici ed ovviamente di rimanerne a distanza: loro possono utilizzare il vecchio S.M.G.!Far tornare i nostri “cervelli” in fuga e creare un indotto lavorativo solo e solamente per i pontini!!!!! Invece di andare a vedere il latina calcio o fare i pagliacci con la macchina comprata a rate, fate le proteste serie e sensate se ci tenete alla salute!

  9. Far pagare un ticket senza se e senza ma per gli accessi impropri al pronto soccorso: scommettiamo che le code diminuiscono del 40 % ?

  10. Io mi ci metto nei panni del malato perche loro hanno assolutamente la ragione di questo mondo ma x i malati che stanno davvero male non x quelli che vengono x cose banali a rallentare il lavoro e potrebbero andare benissimo dal medico curante e dico e chi si mette nei panni nostri che lavoriamo in una situazione inaccetabile x noi…. ai politici che uno sta male e che noi lavoriamo in questa situazione non glie ne frega niente