L’intervista/Danilo Calvani, è di Latina il trascinatore dei Forconi

11/12/2013 di
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In nove mesi ha messo in piedi un movimento di protesta che, da nord a sud, sta scuotendo l’Italia. Danilo Calvani, 51 anni, contadino da Pontinia (Latina) è fiero del lavoro fatto.

«Tutto è iniziato il 16 marzo scorso – spiega con orgoglio – nella cella frigorifera della mia azienda, tra amici. Lì abbiamo deciso che non si poteva sopportare oltre».

Il leader del “Coordinamento 9 dicembre” è cresciuto in una famiglia di agricoltori, «che mi ha trasmesso i valori della terra», nell’agro-pontino bonificato durante il fascismo. In quelle terre vive con la compagna e quattro figli.

«Ho studiato Ragioneria – racconta all’Ansa – ma ho lasciato l’anno prima del diploma e mi sono dedicato a coltivare ortaggi». Nel suo passato nessuna tessera di partito né di sindacato. «Da giovane – sottolinea – ho votato Dc e Psi, poi mi sono pentito perché sono finiti tutti in galera. Negli ultimi anni ho votato solo in due occasioni, una volta per Forza Italia e una volta per i Verdi. Nel 2010 ho partecipato all’occupazione dell’Inps a Latina, abbiamo fatto una lista civica, mi sono candidato sindaco ma ho raccolto un pugno di voti. Forse non aveva funzionato lo slogan “Non ci votate perché non siamo corrotti!”».

Dopo un lungo tour per l’Italia, il 6 ottobre scorso, sempre nella cella frigorifera di Pontinia, è nato il Coordinamento 9 dicembre.

«All’inizio – aggiunge – abbiamo messo insieme gruppi che non dialogavano tra loro. Comitati di categorie delusi dai sindacati, di cittadini e di principi. Erano un centinaio, ora aumentano con una tale frequenza che non riesco più a contarli».

«È una rivoluzione – precisa – che è partita dalle donne, sono state le prime a volerla. Ci vogliono far passare per violenti, estremisti, mafiosi, fascisti. Non è così. È il popolo arrabbiato e desolato che è sceso in piazza. Gli estremisti non hanno nulla a che vedere con noi anche se la nostra protesta comprende tutte le idee».

Il Coordinamento 9 dicembre è al lavoro, «di intesa con le questure», per organizzare una grande manifestazione la prossima settimana a Roma. «La nostra – ha urlato nella piazza di Genova – è legittima difesa. Questi parassiti se ne devono andare. Hanno violentato la Costituzione, stanno uccidendo la Repubblica e distruggendo le famiglie». Tanti applausi quando ha lanciato il coro «a casa, a casa». Calvani poi si è tolto qualche sassolino: «Mi accusano di aver detto che ci vuole un militare al potere – ha sibilato – mentre avevo dichiarato di fidarmi solo delle forze dell’ordine».

Dopo neanche un’ora di comizio Danilo Calvani ha lasciato Genova destinazione Torino, in Jaguar, facendo storcere il naso a qualcuno nella piazza. E sul web si è scatenata l’ironia sul leader dei Forconi che gira in Jaguar.

  1. I cittadini non possono più stare a guardare questo paese in rovina senza cercare di fare sentire la propria voce di protesta a 360 gradi.

    No alla violenza ma sì a proteste civili.

  2. ma non si era candidato con la lega nord nel 2009? e poi a sindaco?

  3. @ Fernando Bassoli. Questo non fa parte di una protesta civile da parte dei forconi: Mercati generali bloccati, danni alle auto della Polizia, giornalisti bersagliati, lavoratore aggredito, commercianti costretti a chiudere, camionisti malmenati nel foggiano.

  4. Hitler non aveva titoli di studio, ma un semplice imbianchino (con tutto il dovuto rispetto agli imbianchibi).
    Mussolini non era laureato, ma un maestro elementare (con tutto il dovuto rispetto agli insegnanti elemtari).
    Entrambi conquistarono il potere cavalcando lo scontento del pololo, nella crisi post-grande guerra.
    Vedo una certa analogia con il nostro Calvani, o forse futuro Kalvani.
    Ciò che mi preoccupa è che entrambi gli illustri predecessori divennero dittatori e portarono i loro rispettivi paesi alla guerra ed alla rovina.
    (Con le dovute eccezioni di alcuni meriti positivi che bisogna comunque riconoscere al Duce).
    Riflettete!!! Il potere porta alla follia chi non è avezzo ad averlo o non ha le capacità culturali e morali per saperlo gestire correttamente ed equamente!!!

  5. Dimenticavo: Hitler si riuniva, per pianificare le azioni con i suoi, in una birreria, Kalvani in una cella frigorifero…
    Altra tetra analogia !!!

  6. figurati, nasce tutto in una cella frigorifera, purtroppo funzionante: quello il cervello ce l’ha ibernato……..e tanti pecoroni scontenti che lo seguono

  7. Non condivido i modi e i tempi di questa protesta e neanche alcuni dei suoi personaggi. Però da qualche parte bisogna pure iniziare. Poi se per te va bene così…ok

  8. Il Duce era maestro elementare…..quando la gente non sapeva nemmeno distinguere una A da una B……
    Ma scongela il tuo di cervello prima di usare quelle dita sulla tastiera…………

  9. Insomma jaguar o no, mi preoccuperei più di quelli che stavano davanti. Calvani non è il capo dei forconi. E’ uno dei tanti capetti di questo movimento i quali si sono divise le piazze. Dietro questi capetti c’è una regia occulta che li usa. Mi chiedo come si possa ascoltare uno così che vuole risolvere il problema Italia. Con quei discorsi, Calvani è un problema per il Paese.

  10. “negli ultimi anni ho votato solo due volte”
    e adesso ti almenti di chi (piaccia o no) è strato mandato democraticamente al potere.
    potevi andare a votare!

  11. In Italia il problema non è più la destra o la sinistra ma il fatto che gli italiani arrivano al 15 del mese. Dopo è il caos.

    I politici non lo capiscono. Bisogna spingere sul welfare a costo di trovare i soldi su Marte. bisogna rimettere soldi nelle tasche degli italiani, detassare salari e pensioni, tagliare tutte le spese a costo di abolire il Senato.

  12. In Italia serve la rivoluzione la gente deve scendere in piazza a fare vedere i loro diritti ce gente che il 10 prende il misero stipendio e il 15 e’ gia finito ai politici non glie ne frega niente dell Italia loro i 15000 euro al mese li prendono e a noi ci mandano x stracci invece di fare questi commenti cretini su questo calvani scendete in piazza fate casino come sto facendo io lo capite o no che i politici si arricchiscono e noi moriamo di fame!!!!!! Certi Italiani sono solo quaquaraqua

  13. La jaguar sara’ pure “vecchia” e utilizzata unicamente per un passaggio,pero’ a me pare che la protesta piu’ che ad essere organizzata per i disoccupati,i precari e la povera gente, in realta’ dietro si celino coloro che hanno sempre evaso tranquillamente le tasse. Ora che evidentemente evadere il fisco e’ un po’ piu’ complicato si instaura la protesta per tenere il malloppo!!!
    eppoi e’ risaputo che chi se la passa male alla jaguar non ci rinuncia….infatti piu’ invecchia piu’ consuma meno e minori sono le spese di bollo e assicurazioni . O NO?