“Pedolaria”, i sindaci pontini chiedono più collegamenti

Sabaudia, San Felice Circeo, Priverno, Formia, Norma, Bassiano, Aprilia, Frosinone, Velletri: sono tante le amministrazioni locali che hanno scelto di sposare «Pendolaria», la campagna di Legambiente che si occupa della condizione dei pendolari. Alcuni dei rappresentanti dei Comuni, questa mattina, hanno firmato il «Patto per i Pendolari».
«Aderiamo a questa iniziativa – spiega Tommasi Conti, Sindaco di Cori, parlando a nome dei Comuni aderenti alla campagna – perché questo è un problema che riguarda seicento mila pendolari nel Lazio, duecento mila sono nella tratta Minturno-Roma, che hanno tutti lo stesso problema: scarsa frequenza dei treni, inefficienza dei collegamenti, condizioni di disagio di viaggio. Ora si sta discutendo un nuovo Contratto di servizio con sempre nuovi tagli. Non sappiamo più cosa fare, a fronte di esigenze lavorative e di studio che necessiterebbero che il servizio venisse migliorato. Per adesso attendiamo che dei fondi vengano stanziati e vengano efficientati. La nostra richiesta è che le persone che vivono questa situazione disagevole abbiano una effettiva risposta».
Sul piede di guerra anche i comitati autogestiti dei pendolari di provincia della tratta Roma-Nettuno, soprattutto per la vicina ipotesi di soppressione di alcuni treni e il conseguente problema di modifica di orari fondamentali.
«La nostra è la tratta più disastrata. Abbiamo i cavi dell’alta velocità – spiega Vittorio Marchetti, assessore ai trasporti del Comune di Aprilia – ma poi ci ritroviamo a viaggiare sui carri bestiame. Concerteremo un’azione congiunta con tutte le giunte e consigli comunali per chiedere risposte alla Regione e a Trenitalia».
L’unica amministrazione che non ha sposato questo protocollo, e continua a non fare nulla per i cittadini pendolari, chi è? Ovviamente LATINA. Ma che pena che mi fanno questi amministratori. La mattina quando si alzano non hanno alcun obiettivo da raggiungere, tanto la pappa è pronta per loro!!!!!! Vergognatevi!!!!!!!!
Latina non aderisce, Latina è fuori dalla tariffa integrata bus+treno, Latina è assente, Latina è quasi all’ultimo posto nella qualità della vita, Latina ha gli amministratori che ricevono la gente al bar, perchè sanno far solo chiacchiere……… e quello è il posto adatto
collegamenti per bestiame…
Latina non ha nessuna voglia di rimanere senza servizi, come invece hanno le altre città ”civili”; ma i cittadini che fanno? Zitti e continuano ad avere un morto al giorno per incidente con i mezzi privati visto che bus e treni adeguati sono un miraggio!
Si dovrebbe avere inoltre una ”vera” rete di piste ciclabili, visto che non c’è neanche una salita nel centro storico, con divieto ai mezzi privati.
Urge cambiare immediatamente la classe dirigente locale.
Non solo politica, ma anche burocratica e imprenditoriale.
Purtroppo è un processo lungo … ma necessario