Incidente al Sic Day, Doriano Romboni muore. La manifestazione va avanti

30/11/2013 di
doriano-romboni-incidente-foto

L'incidente (foto tratta da gazzetta.it)

E’ morto Doriano Romboni rimasto coinvolto in un grave incidente avvenuto poco dopo le 13, sul circuito «Il Sagittario» di Latina dove, oggi, è iniziato il SIC Supermoto Day 2013 in ricordo di Marco Simoncelli. Il pilota era da subito in condizioni disperate, ricoverato in Rianimazione con un’edema cerebrale.

LA DINAMICA. I testimoni raccontano che il pilota ligure (era nato a Lerici, in provincia di La Spezia) ha perso il controllo della sua supermotard durante un cambio di direzione, in un punto in cui due tratti inversi della pista corrono paralleli. Romboni sarebbe rimasto aggrappato al manubrio e l’abbrivio l’ha trascinato sulla pista che altri piloti stavano percorrendo in senso contrario, causando un frontale dagli effetti devastanti con Gianluca Vizziello, ex campione italiano di velocità. L’impatto è stato tremendo e Romboni è rimasto esanime sull’asfalto, lasciando presagire il peggio. Tra i primi ad accorrere Max Biaggi e Guido Meda, commentatore del Motomondiale per Mediaset. «Non ho capito subito chi era caduto. Quando mi sono avvicinato ho visto che si trattava di Doriano, privo di sensi. È stato choccante – ha raccontato Meda – I soccorsi sono stati immediati, gli hanno fatto il massaggio cardiaco per diversi minuti, in pista». I sanitari hanno a lungo praticato la rianimazione sul luogo, quindi Romboni è stato caricato sull’elisoccorso che lo ha trasportato all’ospedale Santa Maria Goretti di Latina. Qui è stato operato per rimuovere un vasto edema cerebrale. Ma le lesioni erano troppo profonde e la morte è sopraggiunta intorno alle 17.

CHI ERA. Avrebbe compiuto 45 anni il prossimo 8 dicembre Doriano Romboni, l’ex pilota di motociclismo morto oggi, a seguito di un incidente durante lo svolgimento delle prove ufficiali della Top Class, all’interno della manifestazione “Sic Supermoto Day”. Nato a Lerici, Romboni, dal 2012 è il direttore sportivo del team Puccetti Racing Kawasaki, si era ritirato dalle competizioni agonistiche nel 2004. In carriera l’esordio è nella classe 125 nel 1989, anno in cui con la Honda partecipa a 5 gran premi. L’anno successivo, nella stessa classe, corre 11 gran premi. Nel 1996 il salto nella classe 500 con l’Aprilia con cui corre 8 gran premi. Nel 1998 passa alla Muz Weber. Il primo successo in stagione per il motociclista italiano è nel Gp di Germania nel 1990. Nel 1999 Romboni cambia e lascia la classe 500 per dedicarsi al campionato mondiale Superbike in cui corre fino al 2004 disputando in totale 12 gare senza raggiungere mai il podio. Nel 2003 dopo uno stop di 3 anni, torna alle corse con il team Giesse Racing che lo schiera nel campionato italiano Superbike, nel 2004 con lo stesso team oltre al campionato italiano prende parte anche a due prove del campionato mondiale Superbike.

STESSO COPIONE DI SIMONCELLI. La tragedia di Doriano Romboni è l’ultima di una lunga serie nel mondo delle 2 ruote. Il pilota, che avrebbe compiuto 45 anni l’8 dicembre, è deceduto dopo l’incidente avvenuto durante le prove del ‘Sic day’ sulla pista del Sagittario di Latina. Romboni, che in carriera aveva vinto 6 gare nel Motomondiale, ha perso la vita nell’evento che avrebbe dovuto rendere omaggio a Marco Simoncelli, deceduto il 23 ottobre di 2 anni fa sul tracciato malese di Sepang. Come Simoncelli, anche Romboni dopo essere caduto in pista è stato investito da un’altra moto. La stessa dinamica, o quasi, a luglio aveva caratterizzato il drammatico incidente costato la vita ad Andrea Antonelli. A Mosca, durante la gara del Mondiale Supersport, il 25enne perugino è caduto sotto la pioggia battente ed è stato centrato in pieno da un altro concorrente. Tutte le categorie e tutti i campionati su pista hanno pianto la scomparsa prematura di piloti di ogni nazionalità. L’era moderna del Motomondiale è stata caratterizzata dalla morte del giapponese Daijiro Kato, che il 6 aprile del 2003 a Suzuka si è schiantato a 200 km/h contro un muro di protezione. Il nipponico si è spento dopo 2 settimane in coma. Il Giappone ha pagato dazio anche nel 2010, quando il 19enne Shoya Tomizawa è deceduto sulla pista di Misano Adriatico, durante la gara della Moto2 in programma nel Gran Premio di San Marino. Il 23 ottobre 2011, invece, l’Italia ha detto addio a Simoncelli.

I RICORDI. «Grande uomo che che pilotava la moto come pochi altri. Hai saputo farmi capire come si doveva correre con cuore». Marco Melandri, pilota Superbike con l’Aprilia, dedica un Tweet a Doriano Romboni, che oggi è deceduto dopo un incidente nelle prove del Sic Day a Latina.

IL SIC DAY NON SI FERMA. “L’organizzazione del Sic Supermoto Day – si legge in una nota pubblicata su Facebook – insieme alla maggioranza dei piloti e con l’accettazione da parte di Paolo Simoncelli hanno deciso che l’evento non verrà annullato e parte della somma ricavata andrà alla famiglia di Romboni, che è l’urgenza più importante del momento, sapendo che Doriano ha 3 figli. Questo è l’unico motivo che ci spinge ad andare avanti”.

I PRECEDENTI. Numerosi i precedenti sulle piste di motociclismo. L’estate scorsa morì sul circuito di Mosca, durante una gara del mondiale Supersport, Andrea Antonelli. Lo sfortunato 25enne pilota di Castiglione del Lago cadde sulla pista resa scivolosa dalla pioggia e fu violentemente urtato da un altro pilota italiano, Lorenzo Zanetti. Tra metà giugno e fine agosto Misano, la pista dedicata a Simoncelli fu teatro di altri due drammatici incidenti, per fortuna non mortali ma con conseguenze molto gravi. Nel primo fu coinvolta Alessia Polita, che per poi è rimasta paralizzata. Nel secondo invece Eddi La Marra, pilota Superstock e fidanzato della Polita, che se la cavò con un forte trauma cranico che gli fece perdere conoscenza per alcuni istanti. Proprio Simoncelli morì il 23 ottobre 2011 sulla pista di Sepang in Malaysia. Il Sic morì dopo una scivolata in curva a 200 orari, cercò anche lui di restare aggrappato alla sua moto imprimendo una strana traiettoria, non accorgendosi del sopraggiungere veloce di Colin Edwards e Valentino Rossi. In entrambi i casi impatto violentissimo e inevitabile. Un incidente simile a quelli di Antonelli e Simoncelli era accaduto anche il 5 settembre 2010, sempre a Misano. Nella gara di Moto2, il 19enne giapponese Shoya Tomizawa cadde in curva, e venne anch’egli investito da due delle moto che lo seguono a distanza quasi ravvicinata a quasi 200 all’ora. Poco più di dieci anni fa (il 6 aprile del 2003) la tragedia del giapponese Daijiro Kato, grande promessa della Motogp. Faceva parte del team Gresini, lo stesso di Simoncelli. L’incidente avvenne sulla pista giapponese di Suzuka: Kato perse il controllo della sua moto e si schiantò violentemente contro un muretto di protezione lungo i bordi della pista, riportando ferite gravissime, e morì qualche giorno dopo in ospedale, senza mai riprendere conoscenza. Risale, invece, a quaranta anni fa (20 maggio 1973) la tragedia di Renzo Pasolini e Jarno Saarinen. Fu proprio l’italiano a cadere per primo durante il Gp delle Nazioni (classe 250) sul circuito di Monza, coinvolgendo altri piloti nella caduta.

IL VIDEO OMAGGIO

 

  1. Morto come Simoncelli… in una corsa in ricordo di Simoncelli…..
    R.i.p.

  2. Almeno si poteva fermare la manifestazione. Proprio il minimo sindacale per un lutto così. E che diamine!!!