QUELL’ASSORDANTE SILENZIO SULLA METRO LEGGERA

06/09/2007 di
di MASSIMO DE SIMONE 
 

Vorrei tornare indietro con la memoria a qualche mese fa,
precisamente al 17 maggio
2007,
in

occasione di un incontro organizzato
dall’Associazione Aeroporto per Latina presso l’Hotel Europa, dove era presente
anche il sindaco Zaccheo.

 
Il primo cittadino non perse l’occasione durante il suo
intervento di citare, con fare molto compiaciuto, la prossima realizzazione del
tram su gomma, il prototipo della Translhor per capirci.

Asseriva soddisfatto che entro pochi giorni sarebbero
iniziati i lavori, già precedentemente annunciati per Aprile.

Anche continuando a nutrire rispetto per il Sindaco, quale principale
rappresentante della mia città, nell’occasione ammetto di essere rimasto
alquanto perplesso per le seguenti due ovvie
considerazioni:

1) Per l’approvazione di un’opera è necessario un progetto
chiamato “esecutivo”  che deve essere verificato
successivamente dal settore tecnico. In quel periodo, ma ancora fino a tutt’ oggi,
tale progetto non risulta essere ancora stato presentato al comune.

A questo proposito sono da ritenersi infondate alcune
notizie giornalistiche che rivelano che in comune sarebbe già tutto pronto.

2) Ovviamente la realizzazione di tale opera deve essere poi
sottoposta al vaglio del Consiglio Comunale. Consiglio che in tale periodo già
non si riuniva più per via delle imminenti elezioni.

Allora, volendo dare per scontato che un sindaco non possa
non conoscere perfettamente quali siano le procedure standardizzate per l’avvio
dei lavori di un opera pubblica e il ruolo del Consiglio Comunale, rimane da
chiedersi: E’ lecito farsi gioco così apertamente dei cittadini anche se
in prossimità delle elezioni oppure dobbiamo continuare a rassegnarci che in
politica si può raccontare ai cittadini tutto quello che si desidera?

Una ulteriore ipotesi è che il sindaco abbia avuto un
lapsus visto che sembrerebbe che l’inizio dei lavori sia stato ulteriormente spostato
al 2008: 10 mesi quindi, non 10 giorni! Ma stavolta per il tram c’è da sperare
che le promesse a cui siamo da tempo abituati continuino a non essere mantenute
affinché la città e i cittadini non vengano danneggiati seriamente. Il silenzio
assordante calato sul prototipo di “metro leggera” potrebbe far presagire il
manifestarsi di serie perplessità a palazzo.

Forse qualcuno si sarà preso la briga di effettuare qualche
semplice ricerca e avrà appurato che a Padova il prototipo è deragliato 4
volte, mietuto centinaia di feriti gravi, provocato diverse denunce di
risarcimento in comune e fascicoli per lesioni colpose in Procura della
Repubblica, e prodotto ben tre interrogazioni parlamentari.

Nella stessa Padova e a Mestre il vice procuratore
regionale sta indagando per danno erariale in relazione agli aumenti nei costi
di costruzione. Mentre a L’Aquila i lavori sono stati interrotti dalla
Sovrintendenza ai Beni Culturali.

E infine il Translohr è riuscito a deragliare subito anche
a Tianijin in Cina, terza città entrata nella fase di sperimentazione; tutto
anche facilmente riscontrabile sul sito ww.malamministrazione.it dove sono
scaricabili articoli giornalistici, relazioni tecniche e circostanziate
informazioni.

In caso contrario, a mio avviso, sarà opportuno promuovere
un’azione massiccia di informazione verso i cittadini circa i gravissimi danni
che provocherà l’opera tram, così da poter successivamente chiamare a
risponderne i responsabili di quanto precedentemente già noto.

Oltre a ciò sembrerebbe che per la realizzazione manchino
all’appello 2,5 milioni di euro. Chissà se si farà ricorso ancora alla cassa
depositi e prestiti  per un opere che -si
diceva- non sarebbe costata nulla ai cittadini.

All’incontro sopra citato era presente anche L’on.
Gasparri, che simpaticamente ma onestamente, ribadiva di non fidarsi di un
politico che parla prima delle elezioni….e dopo le elezioni?

Il dubbio sorge lecito e spontaneo se si pensa che in tre
mesi l’amministrazione nascente, -che è nata già vecchia- non è riuscita neppure
a completare le deleghe assessorili e l’assegnazione delle presidenze delle
commissioni con grave nocumento per la cittadinanza

A questo proposito ricordo una intervista al consigliere De
Monaco, che solo dopo una settimana dal ballottaggio del 10-11 giugno
dichiarava che se nel giro di una settimana non avessero provveduto ad ultimare
l’esecutivo, avrebbero di certo perso in credibilità.