Nubifragio in Ciociaria e a Latina

05/11/2013 di
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Nubifragio la notte scorsa con forte vento che ha causato danni in varie zone del frusinate. Il maltempo ha causato una vera emergenza soprattutto nel nord Ciociaria. A Fiuggi alcuni pini sono crollati sulle auto in sosta all’interno di un condominio. Un grosso albero è finito sulla strada lungo la Palianense a Paliano, vicino al parco naturale della Selva. In tutta la provincia i vigili del fuoco sono impegnati dalla notte scorsa per rimuovere i numerose alberi abbattuti. Interventi anche a Ceccano, Anagni, Pignataro Interamna, Castro dei Volsci e Sgurgola.

Problemi anche a Latina a causa della forte pioggia della notte. Alcune strade si sono allagate per i noti problemi di deflusso dell’acqua. Segnalati anche rami caduti a causa del forte vento, specialmente nelle zone di campagna.

  1. Vergognoso. Un territorio lasciato in completo abbandono dalle istituzioni comunali e territoriali. Disagi continui ogni volta che piove e tira vento: strade allagate, alberi a terra, rami che bloccano le strade, danni causati dagli alberi che crollano sulle auto dei privati cittadini, cantine sommerse, canali irriconoscibili se non sulla mappa catastale ( visto che sono ricoperti di rovi e detriti) , frangivento alti come sequoie che provocano danni non calcolabili, vigili del fuoco che lavorano d’inverno per liberare strade da acqua e rami e d’estate per spegnere incendi scatenati per dolo…. la bonifica che noi paghiamo, i servizi che noi paghiamo ( telecom, enel) che spesso vengono sospesi ( che continuiamo a pagare) tasse comunali che paghiamo, ore e giornate intere a ramazzare rami, asciugare cantine, tagliare rami… vergognatevi!!! Il disagio non lo crea il maltempo, lo crea da anni la non curanza, la mancata manutenzione, l’indifferenza totale verso i cittadini che mostrano le nostre istituzioni, nonostante l’esistenza di enti preposti. Grazie governatori, grazie per le ore di lavoro che dobbiamo spendere, per i disagi continui, per i soldi che vi rendiamo i cui servizi sono inesistenti.

  2. bisognerebbe chiedere a madre natura che la prossima volta il vento ce lo mandi lieve e l’acqua come fiocchi di neve