Tares, le associazioni: “Penalizzato chi differenzia i rifiuti”

26/10/2013 di
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Sulla Tares intervengono le associazioni dei consumatori di Latina. “Le Associazioni di tutela dei Consumatori aderenti al Coordinamento in relazione alle fatture per  il pagamento della Tares del 2013 che in questi giorni il Comune di Latina sta facendo pervenire ai suoi cittadini, esprimono la più profonda sorpresa sia perché esse stanno pervenendo quando il termine per il pagamento della prima delle tre rate è già scaduto, sia perché il loro importo, relativamente alle utenze riferite alle famiglie, è notevolmente più alto rispetto a quello del 2011”.

“Far pervenire dette fatture a ridosso della fine dell’anno – scrivono le associazioni – pone in gravissime difficoltà le famiglie dei cittadini in quanto esse sono già gravate dei pagamenti relativi agli altri tributi, ivi compresa la TIA del 2011 e sono in grosse difficoltà economiche per il lunghissimo e difficilissimo periodo di crisi economica che il Paese sta attraversando. Peraltro, il comune di Latina, in una recente audizione svoltasi lo scorso mese di settembre presso la Consulta Provinciale degli Utenti e Consumatori, aveva assicurato che per le utenze domestiche gli importi sarebbero stati invariati e che la rateizzazione del tributo del 2013 avrebbe tenuto nel debito conto le scadenze già previste per le bollette del 2011 in corso di pagamento. Non solo tutto ciò non è stato assolutamente rispettato, ma addirittura gli importi sono stati maggiorati in taluni casi anche del 40%, senza alcuna giustificazione e motivazione. Peraltro, in base all’incentivato sistema di raccolta dei rifiuti differenziati (la cui promozione sugli appositi contenitori delle buste gialle e blu recita che in questo modo “la città risparmia”, lasciando chiaramente intendere che la collaborazione si rifletterà in un risparmio anche per i cittadini stessi) è evidentemente una presa in giro per i cittadini che stanno conferendo i rifiuti nel giusto modo, in quanto si sentono persino penalizzati da questa maggiorazione: altro che risparmio”.

“A questo punto – concludono le associazioni – vorremmo sapere dall’Ente se è vero che si stia effettivamente risparmiando, a quanto ammonta il risparmio e quale destinazione viene date alle somme risparmiate, visto che ai cittadini, invece, tocca pagare notevolmente di più. Tuttavia, le Associazioni aderenti al Coordinamento auspicano che il comune voglia urgentemente rivedere sia gli importi delle bollette che le loro scadenze e per questo offrono la loro collaborazione per affrontare il problema prospettato in maniera soddisfacente per l’utenza”.

  1. a me non è ancora arrivato nulla. Non so quanto devo pagare e la prima rata è già scaduta. Ladri e incapaci!!!

  2. La Tia del 2011 era poco più di 240 euro.
    La Tares 2013 è di oltre 350 euro.
    Vergogna!!!!!

  3. E’ una follia. Punto. Questi fanno finta di niente, come se la crisi fosse una fantasia. L’ho già detto in passato… Bisogna mettere un tappo al lavandino, e non insistere nell’aprire sempre più il rubinetto. Chi vuol capire, capisca.

  4. Fate schifo. Non si può più pagare tutte queste tasse ed avere dei servizi pietosi. Ci sono Paesi che prendono meno della metà delle tasse che noi versiamo e in confronto all’Italia sono avanti anni luce nei servizi.

  5. andate a vedere sul sito del comune chi la votata,poi quando andiamo a votare,ci ricorderemo,quello che molti non sanno e che anche il prossimo anno ci ritroveremo a pagare l anno 2012,e 2014 stesse scadenze,sul sito tares 2013.

  6. In genere la POLITICA OPERA COSI’ :
    -Debbo piazzare un nr. “X” di clienti-Parenti- Nipoti etc….
    -Non si può accedere ad ulteriori posti per raccomandazione nella P.A.
    -Appalto dei servizi creati ad HOC
    -Tratto personalmente con le ditte l’assunzione di “X” persone facenti parte di vari entourages politici (la cosiddetta torta da spartire)
    -Una volta accettato il compromesso la ditta vince l’appalto.
    -I costi per i servizi lievitano per poter mantenere gente che prima era senza arte ne parte e che ora hanno un lavoro.
    -Le ditte che non sono in grado di reggere l’impatto dei costi accollati per il personale entrano in decozione.
    Tutto si svolge in una citta ai cinfini della realtà…. e la gente illusa cerca di dare altre plausibili spiegazioni che non sono quelle sopra elencate….ILLUSI E IN MALAFEDE

  7. .. e magari, dipendenti della ditta tal de tali o della coperativa talaltra, casualmente firmano alcune liste politiche,su input
    di gente che è al potere, che si candidano alle regionali………

  8. Spiegatemi come si fa a differenziare. Io non ce la faccio a tenermi la carta sporca e le altre cose dentro casa per una settimana intera. I bidoni no???