Al Karama, immigrati nel degrado: rischio epidemie

24/10/2013 di
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 Varcando il cancello del centro Al Karama, il centro di accoglienza per Rom di Latina, si viene risucchiati in un altro mondo. Si viene catapultati in uno dei luoghi remoti delle sperdute campagne della Romania, da dove tutte queste persone provengono, tra baracche, sporcizia disseminata per tutti i viali, auto rotte, bambini che giocano, scalzi, tra la melma che si è formata sulla strada brecciata per le piogge recenti, tutti sporchi, a ridosso di una fontana rotta.

L’accoglienza è cordiale, anche se, come spiega  la responsabile dell’associazione Tempo Amico, Angela Percopo, che ci accompagna, “se non ti conoscono,  non si fidano. Possono anche cacciarti”, perché le famiglie che abitano in questo posto hanno paura, sono spaventate. Temono le intrusioni. Dicono che tutti promettono e poi le cose restano sempre uguali.

Le prime persone che si incontrano sono ragazze tra i 26 e i 35 anni, che hanno già due o tre figli e che sono alla disperata ricerca di un lavoro. “Lavoriamo nei campi; adesso inizia il kiwi – affermano – ma fino adesso il lavoro non c’era”. “Io sono andata al semaforo – esclama Olimpia, 26 anni, tre figli e un marito condannato agli arresti domiciliari, che non può lavorare perché non può lasciare il campo – a chiedere l’elemosina. Mi vergogno, ma devo pensare io alla famiglia, mia marito non può lavorare”.

Fanica, 35 anni e due figli, dice che qualche settimana fa sono rimasti senz’acqua per 10 giorni. “Da fine agosto fino agli inizi di settembre – spiega -. Siamo andati al Comune e non ci ha risposto nessuno”. Da qualche giorno, la situazione è diventata insostenibile a causa dell’invasione dei topi. “La sera i topi entrano dentro le baracche. Noi abbiamo paura per i nostri bambini”, dicono preoccupate per la salute dei figli.

Nel campo vivono più di 200 persone, che sono aumentate nel corso degli anni. Attualmente, al campo ci sono più di 70 bambini, la maggior parte dei quali tra i 3 e i 9 anni. Una quindicina di bambini e ragazzi sono in attesa di essere chiamati per iniziare la scuola. Per questi 15 ragazzi è stata preparata tutta la documentazione necessaria ma l’anno scolastico è già cominciato da un mese e per questi ragazzi viene sempre rinviata la data di inizio delle lezioni.

Queste persone appaiono totalmente abbandonate dalle istituzioni. Il  centro si mostra nel degrado più totale, da un momento all’altro, possono esplodere delle epidemie pericolose per loro stessi e per i cittadini della zona. La situazione ad Al Karama è molto complicata. Il Comune, la Provincia e la Regione si rimpallano la questione sulla competenza del centro. Di fatto, ad oggi, nessuna istituzione ha avuto la volontà di affrontare con serietà il problema.

  1. Può sembrare ipocrita detto da parte mia che non ho mai sofferto una vita disagiata, anzi sicuramente lo è, ma i miei nonni (con i bisnonni naturalmente) arrivati in terra pontina avevano meno di loro. Un tetto, due sacchi di grano e la malaria. La differenza è che si sono rimboccati le maniche, se le scarpe per i figli non le avevano o se le fabbricavano loro o le compravano con il frutto del loro sudore. Certo, oggi sono altri tempi, qualcuno potrebbe obiettare che basterebbe un po di aiuto da pare dei più abbienti per sistemare le condizioni di queste persone. Ma mi chiedo: quanto durerebbe? Non è forse la mentalità il problema? Le persone vanno messe in piedi, poi a camminare devono riuscirci da soli. Altri tempi, altre persone.

  2. Finalmente anche la Francia di Hollande si rende conto che l’integrazione con una parte dei rom è impossibile e sta cercando di spedire nella ex Jugoslavia , Romania e Bulgaria queste persone. La verità è che la maggioranza dei rom NON vuole integrarsi.

  3. Oltre a non volersi integrare rompono anche le scatole. Rimandiamoli a casa. Sono le stesse famiglie a dichiarare che i loro uomini sono agli arresti. Se erano venuti per lavorare onestamente non venivano arrestati. poi vi viene dato un posto e non fate nulla per migliorarlo? ma che gente siete? andate a casa vostra che di problemi qui ne abbiamo fin troppi.

  4. Rimandateli a casa e vedrete come si risolve il problema velocemente. Macchine rotte? Tutti sanno che sono carcasse di auto rubate.
    I mariti agli arresti domiciliari? E’ perche’ il loro stile di vita e’ commettere reati di ogni genere.
    Non vogliono fare entrare nessuno nel campo? E’ perche’ sono in difetto.
    Hanno tre e quattro figli a testa? Se non hanno soldi per mangiare perche’ mettono al mondo figli? Perche’ gli serve manovalanza per commettere reati.
    Se volete posso continuare all’infinito e sfido chiunque a dire il contrario.
    Ma fatela finita di scrivere cazz…te per fare passare questa gente come brave e sfortunate persone.

  5. AHHHH ……. UNA BELLA DISINFESTATA A BASE DI DDT NON SAREBBE MALE.
    MI DISPIACE PER LE PULCI .

  6. “Ti cacciano” ??? Cioè noi li ospitiamo e loro ci cacciano perchè LORO non si fidano di NOI??? Farebbe ridere se non fosse tragica la cosa!!!!

  7. Cerco di astenermi dai commenti troppo “forti”, altrimenti mi censurano.
    Ma qui si vuol far passare come brave persone gente che ha nella loro cultura, per non dire nel DNA, il vivere a spese della società, con furti e ruberie varie, gente che non ha alcun rispetto degli altri che non sono rom (noi per loro siamo i gagè), gente che non ha rispetto della propietà privata, anzi nella loro cultura è lecito e giusto appropiarsi (a spese dei gagè) di tutto ciò che gli serve o anche semplicemente gli paice, gente che a modo loro ci disprezza, gente che ritiene che tutto gli è dovuto, e così via.
    Queste cose non le dico io, ma basta documentarsi.
    E basta con questo buonismo a spese della società e di chi onestamente suda per portare a casa il pane: cara Angela Percopo perchè non cominci tu ad accoglierli a casa tua, nel tuo giardino e a pagarli il vitto? così come dovrebbero fare tutti i buonisti sinistriodi che si riempiono la bocca delle baggianate sull’integrazione, a cominciare dalla cara (nel senso di quanto ci costa?) ministra colorata dell’integrazione.

  8. Dimenticavo di dire alla signora Angela Percopo che questo intervento mi ha profondamente commosso, oh si stò anciora lacrimando ……

  9. buona sera , l’articolo e’ vecchio ma un commento lo devo fare ,a un semaforo a latina mi hanno fregato il computer portatile sul sedile posteriore ,ho inseguito le due ragazze che sono salite sul pulman e le ha scaricate propri davanti al campo profughi ,li erano cosi tanti che se scendevo dalla macchina mi facevano la pelle , allora ho chiamato le forze dell’ordine e quando sono arrivati mi hanno detto “” non possiamo entrare li se entriamo ci amm……”””” quindi ho perso il portatile con tutti i dati personali e di lavoro , poi per finire in bellezza settimanascorsa mi fermo nuovamente al semaforo “con le sicure chiuse” e la ragazzina che di solito chiede i spicci mi ha chiesto di fare sesso a pagamento ,l’unica reazzione che mi e’ venuta e’ stata sputargli in faccia e dirgli che faceva schifo lei e tutta la razza ,non ho mai fatto una cosa del genere ma sono stufo di questa invasione altro che alieni questi sono peggio , stanno rovinando il nostro paese
    saluti
    Raf