Ecco tutti i beni del Comune di Latina

11/10/2013 di
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Il Comune di Latina, per la prima volta, ha effettuato un dettagliato inventario dei suoi beni. Nella lista 330 unità immobiliari e 2.300 particelle di terreno, per 230 milioni di euro. C’è ovviamente il Municipio, le fontane di piazza del Popolo e piazza della Libertà, l’ex Garage Ruspi, il museo Cambellotti, i cimiteri, Satricum e il Procoio, gli impianti sportivi e le 81 scuole di vari gradi

L’inventario è costato 60mila euro e un lavoro di quasi due anni. Quasi 230 milioni di valore totale (minimo, non di mercato), sono divisi tra beni demaniali (71.477.208 euro), fabbricati disponibili (7.293.325 euro) e indisponibili come le scuole (112.103.583 euro), terreni disponibili (4.227.937 euro) e indisponibili come quelli occupati da servitù (7.293.325 euro) e opere in corso di realizzazione (23.498.525).

«Per attivare il circuito virtuoso di un’efficiente gestione e valorizzazione del patrimonio – ha affermato la dirigente Elena Lusena – si è reso necessario partire da una corretta inventariazione dei beni immobili, curata dal Servizio Patrimonio e Demanio e approvata con deliberazione di Consiglio Comunale il 20.02.2013. Il lavoro, iniziato circa un anno e mezzo fa, ha interessato diverse fasi, a partire dalla ricerca storico catastale, il sopralluogo tecnico, l’archiviazione e organizzazione delle informazioni e infine la valorizzazione, l’informatizzazione e il posizionamento sul sistema geografico informatizzato, coadiuvato dal partner Gies S.r.l. In totale sono state censite 332 unità immobiliari e 2269 terreni».

L’inventario è quindi una banca dati informatizzata del patrimonio immobiliare, dove sono state inserite anche delle schede tecniche degli immobili comunali più significativi, con relative fotografie, che servirà non solo a condividere le conoscenze relative agli immobili comunali fornendo i registri completi dei fabbricati e dei terreni, ma anche e soprattutto a massimizzare le risorse dell’Ente.

«Oggi la città e il Comune vivono un giorno importante – ha affermato l’Assessore Pasquale Maietta – Ringrazio i collaboratori e i tecnici comunali a cui dobbiamo questo importante risultato raggiunto in così poco tempo. Un punto di partenza, una pietra miliare della storia di questo Comune, che per anni ha dovuto fare a meno dell’inventario dei propri beni, inventario che negli anni futuri, a causa dei tagli sempre più consistenti da parte del governo centrale, sarà di fondamentale importanza per le casse dell’Ente che dovrà massimizzare le entrate a sua disposizione».

«Con grande soddisfazione e con una punta di orgoglio – ha concluso il Sindaco di Latina Giovanni Di Giorgi – presento questo lavoro dell’Assessorato al Patrimonio e Demanio del Comune di Latina; un lavoro atteso da sempre, scritto nel nostro programma sindacale, una promessa mantenuta, un’operazione di trasparenza e correttezza gestionale da parte di questa Amministrazione. Grazie al lavoro svolto egregiamente dagli uffici comunali, mettiamo il punto di partenza per una gestione virtuosa del patrimonio pubblico dell’Ente, da oggi fino a futura memoria. Un lavoro completo ed esaustivo come questo non era mai stato compiuto in questi termini e con questa capillarità, per la prima volta è stato completato un inventario attraverso la determinazione della provenienza e della titolarità delle proprietà dell’Ente».

  1. Adesso che hanno fatto l’inventario, che cosa cambia. Il cittadino deve gioire o si deve preoccupare? Gioire perché pagano meno tasse, o preoccuparsi per una nuova stangata?

  2. Per fare una visura catastale 60.000 euro? Si fanno investigazioni per proprietà che dovrebbero essere note al comune! Vergonatevi

  3. Cosa altro devo aggiungere ai commenti precedenti che 60.000 euro per fare un inventario di beni, oltre agli oltre 200.000 di stipendi del dirigente e dipendenti coinvolti, mi sembrano proprio tanti? Se poi aggiungiamo che questa attività rientra nei compiti d’ufficio e deve essere fatta a zero costi aggiuntivi. Ma poi mi chiedo : 1) ma allora se l’inventario è fatto solo ora significa che nei bilanci degli anni scorsi ci hanno scritto la Vispa Teresa ? 2) ma la dirigente non è forse la stessa della Fondazione Teatro ?

  4. Piante e misure erano gia tutte al catasto. 60mila pagati a chi? E perche non si e’ fatto semplicemente lavorare quelli del catasto? Quindi x avere informazioni gia note paghiamo 60mila euro ad altri… Mica male. Ora Che conosciamo CIO di cui dispOniamo sappiamo Che non abbiamo piu 60mila euro.. Ah ah ah Che belle certezze