Tagli e stipendi bloccati, maxi ricorso di 60 dipendenti del Tribunale
E’ stato depositato davanti al giudice del lavoro del tribunale civile il ricorso di circa 60 dipendenti degli uffici giudiziari di Latina difesi dall’avvocato del sindacato Confsal-Unsa, Pasquale Lattari. I lavoratori chiedono il riconoscimento dell’illegittimità del blocco degli stipendi e la situazione de contratto fermo al 2010.
«La federazione Confsal Unsa – spiega il segretario provinciale Quirino Leomazzi – agisce a sostegno dei ricorrenti per veder riconosciuto un diritto sacrosanto negato dal legislatore con una norma illegittima. Va ricordato che non tutti i dipendenti pubblici sono stati oggetto del blocco contrattuale essendone espressamente esentati per legge gli appartenenti alle forze armate, i professori i prefetti, gli ambasciatori e i magistrati. I nostri governanti, ispirandosi ai principi di uguaglianza e solidarietà hanno pensato bene di imporre sacrifici solo sui dipendenti a reddito più basso esentando quelli a reddito più alto».
La riforma delle sedi giudiziarie, tra l’altro, comporterà un aggravio di lavoro al tribunale di Latina dove arriveranno i nuovi fascicoli della sede staccata di Terracina, soppressa dai tagli del Governo. Ovviamente non ci sarà nessun rafforzamento di organico e dunque il lavoro in più graverà sul personale attualmente impiegato e ampiamente insufficiente.
giusto
non risulta che i dipendenti del tribunali siano stressati e sudati per l’alto ritmo di lavoro cui sono costretti………
ei dico a voi dipendenti del tribunale dove si suda dalla mattina alla sera.Perche’ non pijate na zappa in mano e annate a zappa’ la terra?