Acqua pubblica, i sindaci incaricano Cusani di verificare la possibilità
I sindaci dell’Ato 4 hanno votato una delibera che assegna un mandato esplorativo, nell’ambito delle sue funzioni, al presidente Armando Cusani al fine di verificare l’eventuale sussistenza delle condizioni per un accordo con il socio privato di Acqualatina che porti l’intera compagine azionaria in mano pubblica. Sarebbe possibile, almeno teoricamente, che l’acqua torni a essere gestita da enti pubblici senza il coinvolgimento dei privati.
“La delibera approvata oggi a maggioranza dai sindaci appartenenti all’Ato 4 in merito al futuro della gestione del servizio idrico integrato, rappresenta una occasione importante ai fini di valutare la possibilità di una eventuale ripubblicizzazione del servizio stesso” commenta il sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi.
“Naturalmente – continua Di Giorgi – questo mandato non impegna in alcun modo e non è vincolante per i sindaci e quindi per i Comuni dell’Ambito Territoriale Ottimale ma rappresenta un eventuale punto di partenza per aprire nuovi scenari. Solo nelle ipotizzate fasi successive di questo processo, infatti, si andranno a verificare in dettaglio tutti gli aspetti relativi ad un possibile accordo per il passaggio di quote: dall’analisi dei bilanci di Acqualatina S.p.A. alla verifica della situazione debitoria; dai risvolti sulla erogazione dei servizi all’impatto eventuale sui bilanci dei Comuni. Ma, ripeto, questo avverrà solo dopo che il socio privato avrò esplicitato la volontà di un accordo.
In tal senso, nella passata riunione dell’Ato 4 – continua Di Giorgi – io stesso, insieme ad altri colleghi sindaci, avevamo apportato modifiche e integrazioni alla delibera ripresentata oggi, proprio per incanalare il percorso nel giusto e corretto iter, nel rispetto degli organi e delle competenze statutarie e garantendo comunque che tutti i successivi passi sarebbero stati fatti dalla Conferenza dei Sindaci e quindi dai singoli Consigli comunali. Nonostante tutte queste giuste precauzioni, che andavano incontro anche alle richieste sollevate da alcuni Comuni dell’Ato 4, oggi non si è raggiunta l’unanimità ma la delibera è stata approvata a maggioranza, assegnando così un mandato esplorativo che, in ogni caso, non impegna in alcun modo la Conferenza dei Sindaci ma vuole essere il contributo del Comune di Latina, e degli altri enti che hanno approvato la delibera, al dibattito sulla eventuale ripubblicizzazione dell’acqua anche alla luce delle vicende referendarie e dei successivi sviluppi”.
Tra i sindaci c’è stata comunque una spaccatura sull’opportunità di affidare il mandato a Cusani su una questione così delicata.
come la vedo io. hanno arraffato a quattro mani quello che potevano arraffare e ora che la vedono brutta scapppano. in questi anni ne abbiamo viste di cotte e di crude con acqualatina con destra e sinistra prostrate appassionatamente a sua maestà acquifera armando cusani….
Come affidare la custodia di un gregge di pecore ad un lupo famelico oppure come dire ad un coniglio affamato di fare la guardia ad un mazzetto di carote, tanto per dare l’idea!!!
Si vogliono mettere sulle spalle dei cittadini debiti e mutui contratti sotto la gestione privatistica.
Il tutto, pagando addirittura il privato.
Fermiamoli.
Senza una forte regolamentazione del settore, dire “Acqua Pubblica, Acqua Pubblica !” vuol dire far diminuire le poltrone dei privati a favore dei politici.
Occhio.