Omicidio Vaccaro, la perizia: D’Antonio “depresso”

29/08/2013 di
francesco d'antonio

Confermata la malattia di Francesco D’Antonio, uno dei giovani condannati per l’omicidio Vaccaro. Secondo il perito il ragazzo non è compatibile con il carcere. E’ quanto emerge dalla relazione del medico legale Pasquale Pede.

Il giovane condannato a 24 anni per l’omicidio di Matteo Vaccaro potrebbe dunque restare ai domiciliari, anche se la decisione ufficiale non è ancora stata comunicata. Il perito parla di una sindrome ansioso-depressiva non compatibile con il regime carcerario.

  1. Strano paese l’italia (volutamente in minuscolo)… dove per incarcerare e quindi riformare qualcuno devi prima verificare se questo sia o meno compatibile con tale sistema di detenzione…anche perchè se io fossi nel tizio in foto, dopo quello che ha fatto il carcere sarebbe l’ultima cosa per la quale farsi venire una depressione…

  2. povero ragazzo… non so se mi dispiace più per lui o per il ragazzo che ha contribuito ad ammazzare… aspettate che ci penso, poi vi scriverò la risposta!

  3. Il tuo sarcasmo é del tutto inutile. Non si possono fare commenti fuori dal problema

  4. notizia scandalosa…. ora mandategli pure gli assistenti sociali, lo psicologo… si, dai… poverino. secondo me raggiungerá il suo con compagno di merende, il latitante peruzzi.
    giustizia latinense SCANDALOSA……!!!!!!

  5. in questa italietta anche per finire in galere ci vuole la raccomandazione!

    Ma tutte quelle persone oneste affette dalla depressione che continuano con senso di responsabilità a lavorare sono degli imbecilli?

    Chi delinque viene assolto chi lavora e paga le tasse viene martoriato! Bel Paese l’italia vero?
    Complimenti italioti continuate a votare PD e PDL.

  6. Il problema italiano emerge proprio in queste assurdo garantismo. Basta il giudizio di un medico… e poi questi commenti di improvvisati sociologi o psicologi, buonisti vari o interessati di parte. La realtà è che in uno Stato veramente democratico, deve essere garantita la certezza della pena e del suo fine espiatorio e rieducativo e va eseguita SUBITO! Incompatibile col regime carcerario, ma perché chi è compatibile? Sindrome ansioso-depressiva? E a chi non verrebbe in questo sistema carcerario? E allora mandiamoli a casa tutti, ma veramente tutti, non solo Francesco! Poi ci lamentiamo se vengono a delinquere anche da altre nazioni (Est Europa in primis). E che sono scemi a farlo nei loro paesi? Il diritto qui è morto, perciò chi prima violerà il diritto altrui avrà la ragione del forte e del prepotente e la vittima non troverà giustizia e nemmeno uno straccio di solidarietà!