Truffe dei risarcimenti, nuove verifiche sui conti del gruppo Trotta

22/08/2013 di
procura-latina

La Guardia di Finanza continua a scavare negli affari del gruppo Trotta, coinvolto nell’inchiesta sulla truffa dei risarcimenti per incidenti stradali. I militari della Tributaria – scrive Il Messaggero – stanno ancora analizzando i conti e i giri di denaro collegati alle attività dello studio di infortunistica di Stefano Trotta e dei figli Claudio e Andrea.

Secondo l’accusa, insieme a loro, l’avvocato Pierluigi Palma, Eugen Olariu, e Andrea Romani lucravano su gravi incidenti stradali che coinvolgevano persone straniere, facendo leva sulla loro scarsa conoscenza della lingua e delle leggi italiane, proponendo di curare le pratiche di risarcimento.

La Procura ha chiesto il giudizio immediato per gli indagati, ma intanto il giudice Costantino De Robbio ha negato la revoca degli arresti domiciliari per Andrea Romani. Palma e Olariu hanno ottenuto la libertà ma con l’obbligo di firmare presso il comando della Guardia di Finanza.

L’indagine è culminata con i clamorosi arresti del febbraio scorso. L’accusa, a vario titolo, è di associazione a delinquere finalizzata alla truffa, riciclaggio di denaro di provenienza illecita, infedele consulenza e patrocinio. L’obiettivo del gruppo era ottenere le deleghe per ogni operazione di risarcimento. Poi il gruppo liquidava somme irrisorie ai diretti interessati, intascando il grosso dei risarcimenti ottenuti. Nel caso di una ventenne morta a Napoli, i Trotta avrebbero incassato ben 297.000 euro a danno degli eredi della donna deceduta. Per un altro incidente mortale, la “cresta” fu addirittura di 900.000 euro.

  1. agli arresti domiciliari?? ma se vanno a prendere il gelato al palazzo di vetro…quali arresti????

  2. mio nonno diceva che i veri signori a latina li riconosci dalla porsche,sicuramente verranno scagionati me lo auguro anche perche’li conosco e sono dei ragazzi stupendi invidiati da tutta la gioventu’ pontina.auguri per tutto miei cari amici e vi asetto alla via dei pabper brindare

  3. aggiungerei due fratelli meravigliosi e entrambi con una porsce a testa e che offrono sembre una bevuta ,mica morti di fame come sti pischelli di latina che non c’hanno mai na lira,

  4. Questi qui hanno truffato anche la mia famiglia. Spero con tutto il cuore paghino per il danno che ci hanno arrecato.

  5. In conclusione quello che sta chiuso dentro ,ristretto ai domiciliari e’ Romani,che abitava con i propri genitori, girava con la panda e ritirava gli abiti in tintoria …. !!!!
    Gli altri tutti in giro ,pure A Palma hanno dato le firme ….. ma lasciamo stare che tanto non se ne esce da certi labirinti.

  6. …i fratelli che giravano con le porsche comprate con i soldi truffati ai poveri defunti stranieri, mentre nelle bevute che offrivano magari c’era anche un pò di sangue di questi poveracci… e questi sarebbero i signori invidiati dalla gioventù pontina? Poveri latinensi, sempre più in basso…