Ancora un attacco al Villaggio della Legalità di Libera

08/08/2013 di
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Ancora un attacco al Villaggio della Legalità a Borgo Sabotino, il terzo in pochi mesi. Nella notte i vandali hanno distrutto telecamere, porte e rubinetteria.

«È l’ennesimo atto intimidatorio nei confronti del Villaggio della Legalità. Un grave segnale, un atto che ci preoccupa ma non ci ferma. Un messaggio che non ci intimidisce: nessuno può pensare di vandalizzare e di fermare l’impegno di recupero, del bene con il protagonismo delle tante realtà associative locali. Ai segni del potere criminale rispondiamo ancora una volta con il potere dei segni quello dell’impegno e della corresponsabilità, della mobilitazione come testimoniano gli oltre seimila volontari che partecipano ai campi di volontariato sui beni confiscati. Un Noi che ci vede impegnati in tanti percorsi di giustizia e di economia sana che crescono e si allargano grazie alla collaborazione tra le tante associazioni di volontariato, del mondo della Chiesa, delle istituzioni, prefettura, magistratura e forze di Polizia, cioè le energia sane e fresche della società. Solo unendo le forze degli onesti la richiesta di cambiamento diventa forza di cambiamento». Lo comunica, in una nota, Libera.

«Associazioni, nomi e numeri contro le mafie commenta ennesimo atto vandalico che nella notte ha distrutto porte, telecamere, rubinetterie e sanitari del Villaggio della Legalità di Borgo Sabotino, un ex camping abusivo confiscato e affidato temporaneamente Libera – prosegue la nota – Non è la prima volta che il Villaggio della legalità di Borgo Sabotino finisce nel mirino. Il bene, intitolato alla memoria di Serafino Famà avvocato ucciso dalla mafia, era stato già visitato dai vandali: nell’ottobre 2011 misero a soqquadro il centro, distruggendo i computer e, con un piccone, le vetrate. Altro episodio era avvenuto novembre 2012 quando ignoti entrarono nella struttura di circa quatto ettari distruggendo le quattro telecamere di videosorveglianza che monitorano gli ingressi e la struttura».

  1. e come al solito, anche in questa occasione, il buon Di Giorgi non dira’ nulla..se non mezza, tristissima, frase di circostanza come alcune altre volte..

  2. Non abbiamo bisogno di sentirci dir nulla. Ma che facciano queste cose: 1) costituire il Comune parte civile nei processi contro la criminalità organizzata; 2)richiedere immediatamente la DIA anche a Latina.
    Sarebbero gesti politici con la P maiuscola.
    Il resto sono chiacchiere.