Latina Ambiente in bilico, il sindaco rassicura: “Il servizio non cesserà”

24/07/2013 di
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Il sindaco Giovanni Di Giorgi ha illustrato in una conferenza stampa tutte le possibilità per il futuro di Latina Ambiente: ricostituzione del capitale, amministrazione controllata, scioglimento, liquidazione e fallimento. Sarà l’assemblea straordinaria dei soci a decidere, entro 45 giorni.

Il sindaco garantisce che, qualunque strada sarà percorsa, «il servizio non cesserà, né vi saranno ripercussioni sui livelli occupazionali, né aggravi per i cittadini. Si proseguirà fino alla scadenza del contratto, nel 2015».

Di Giorgi, in una conferenza stampa con il presidente della società, Massimo Giungarelli, l’assessore all’Ambiente, Fabrizio Cirilli, e il membro del cda, Giacomo Mignano, ripercorre tutta la fase tecnica di analisi dei conti, fino all’approvazione all’unanimità, due mesi fa, da parte del cda, del Bilancio 2011. Approvazione che avvenne con una raccomandazione, relativa alla perdita di 8.119.000 euro, pari all’extramontante (l’aumento del Piano economico e finanziario dovuto alle bollette insolute); perdita che invece Unendo definisce pari a zero. È questa cifra, «che Latina Ambiente ha inserito in Bilancio, e che invece va nel Piano economico e finanziario, al centro di ogni nostra contestazione», ha ribadito ieri il sindaco.

«In seguito a quella raccomandazione, il bilancio 2011 viene emendato, per accantonare somme pari alla perdita, in maniera prudenziale, a garanzia dei cittadini, sui quali, altrimenti, avremmo dovuto ricaricare questa perdita. I benefici i cittadini li vedranno nei prossimi Pef». Un atto che ha ricevuto il voto contrario del socio privato, cui la legge consente anche un’eventuale impugnazione.

Ora cosa succederà è difficile stabilirlo. «Intanto, abbiamo già avviato le procedure per riprendere in carico la Tia anche per gli anni 2006-2009, il cui insoluto, pari a una media del 27% di evasione delle bollette, è al centro della perdita», afferma Di Giorgi. Ma la matassa è ancora difficile da sbrogliare.

Giorgio De Marchis, capogruppo del Pd , intanto dichiara di essere pronto ad annunciare,domani stesso, al presidente del consiglio comunale la volontà di tenere l’assise straordinaria sulla Latina Ambiente, prima del tempo previsto dal regolamento per le richieste provenienti dai consiglieri. Interesse, dei consiglieri comunali del gruppo del Pd è sapere come il comune di Latina intenda gestire non solo la raccolta rifiuti ma come informare la cittadinanza della quota di insoluto della bollettazione Tia dal 2006 a oggi e di quali strumenti utilizzare per recuperare il credito. Preoccupante, afferma il gruppo del Pd , non solo è la rata del mutuo per beni ancora non saldata del 1998 o l’eventuale liquidazione della società che potrebbe costare caro al comune in quanto vi è rischio perdita di beni strumentali; ma soprattutto lo scontro “ideologico” più che su tematiche amministrative e gestionali che interessano quei cittadini costretti dal 2006 a pagare una delle tariffe più salate del nostro Paese.

  1. A Di Giorgi ma vattene che hai stufato non ti sopportiamo piu con le tue chiacchere..

  2. invece per l’acqua non se ne fotte mai nessuno. pd, pdl e altri con i 38 sindaci appartenenti a tutti i partiti, vanno d’accordo. non ricordo un intervento minimamente serio di de marchis su acqualatina. pensa solo alla monnezza e con incerti risultati peraltro. meno male che ci sono i comitati e che Dio li abbia in grazia

  3. Ma questi se so impazziti veramente?? Qua non ce stanno i soldi per pagare le tasse assurde di oggi, e questi parlano di “recuperare l’insoluto TIA del 2006-2009”?? Che poi erano bollette pazze, con costi assurdi, e mi pare di ricordare che la TIA di quel periodo è pure oggetto di contestazione innanzi la magistratura… Mah, che Dio ci aiuti…