La truffa della mensa universitaria, denuncia in Procura
La Regione pagava più pasti di quelli consumati dagli studenti di Latina nel ristorante convenzionato con l’università. Una serie di controlli ha permesso di scoprire il raggiro e presentare una denuncia in Procura.
«Nell’ambito delle attività di monitoraggio sull’afflusso di studenti alle mense convenzionate Laziodisu – si legge in una nota – a partire dalla segnalazione di una studentessa, sono state rilevate numerose irregolarità in merito alle operazioni di cassa in un locale di Latina accreditato presso Laziodisu per la somministrazione di pasti dal marzo 2010.
In particolare è emerso, grazie ai controlli effettuati dal personale di Laziodisu sia con ispezioni in loco, sia attraverso verifiche telefoniche con gli utenti, un netto scarto tra le operazioni di cassa effettuate e l’effettiva presenza di studenti nella sede e di conseguenza nella somministrazione di pasti.
In particolare durante un’ispezione effettuata lo scorso 25 giugno dal personale Laziodisu è stata rilevata l’assenza all’interno della trattoria di 15 studenti che risultavano aver timbrato l’ingresso. Da successivi riscontri a campione è stata accertata una ulteriore netta discrepanza tra ingressi registrati nel locale ed effettiva presenza di utenti.
Laziodisu ha dunque riscontrato un gravissimo impedimento della ditta titolare del locale agli obblighi di legge e contrattuali, oltre a plurime violazioni che hanno portato alla risoluzione anticipata del rapporto, fatta salva ogni eventuale azione risarcitoria. Contestualmente Laziodisu ha presentato un esposto/denuncia alla competente Procura della Repubblica presso il Tribunale di Latina».
«Grazie all’operato dei dipendenti di Laziodisu – dichiara il vicepresidente della Regione Lazio, Massimiliano Smeriglio – è emersa una situazione di grave irregolarità con danni evidenti all’Ente. Un ringraziamento va anche agli studenti che hanno collaborato per l’accertamento delle anomalie. La Regione Lazio andrà avanti nella direzione della piena trasparenza e della legalità, oltre che nella tutela degli studenti. Questi sono i presupposti su cui fondiamo la forte azione di rinnovamento che abbiamo già avviato con al centro il tema del diritto allo studio»
nome della “trattoria”?
…giusto per evitarla in futuro e non foraggiare truffatori..
mi spiace, si mangiava bene e sinceramente non credo a queste irregolarità :S cmq in un periodo di crisi ci sono almeno altri 7 o 8 poveri cristi che perdono il lavoro più i tanti studenti che per il mese di luglio non potranno più usufruire di un loro diritto ….
iniziate a pagare regolarmente chi fa questo servizio! quando ero all’università mi ricordo che la mensa( cioè il ristorante di fronte) ha rischiato più volte la chiusura perchè avanzava tanti di quei soldi da non riuscire più a fare la spesa!!! le aziende private non sono mai tutelate quando hanno a che fare con dipendenti raccomandati e stupidi…basta che uno vada in ferie che ti saltano 2 mesi di pagamenti! io non credo che la colpa sia tutta da una parte…anzi…se tu provi a denunciare una irregolarità all’interno di una struttura pubblica non lavorerai mai più! mentre loro appena possono ammazzano le aziende che NON vogliono far lavorare!